(74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia)
Judi Dench entra nuovamente nei panni della regina Vittoria e lo fa sontuosamente con un’interpretazione ad alto tasso d’ironia, oltre che di bravura. Sposata con suo cugino Alberto, la regina ebbe nove figli e regnò per un tempo lunghissimo (1837-1901) da tutti conosciuto come epoca vittoriana. Il film parla del periodo immediatamente successivo al giubileo per i primi 50 anni di regno, in occasione del quale le venne consegnata una moneta commemorativa.
Per consegnare alla Regina, che nel 1876 era diventata anche Imperatrice d’India, questo piccolo dono celebrativo, verrà scelto un umile impiegato indiano. Inviato da Agra a Londra al cospetto di Sua Maestà, Abdul Karim viene scelto casualmente solo per la sua altezza fisica. Il giovane, contravvenendo ai rituali di corte guardandola negli occhi e baciandole i piedi, conquisterà la regina a tal punto da diventarne dapprima suo servitore, poi segretario ed infine “munshi”, maestro spirituale. L’amicizia tra i due farà scandalo a corte e sarà molto osteggiata dal rigido protocollo della corte inglese sino alla morte della regina, avvenuta nell’Isola di Wight nel 1901. “Ispirato a fatti realmente accaduti … per lo più” è la frase che dà inizio a questa divertente pellicola di Stephen Frears, la quale narra di questa insolita amicizia, ovviamente malvista, tra la regina Vittoria ed un musulmano di umilissime origini. Il regista spinge molto l’acceleratore sulla stanchezza che la Regina Vittoria, allora ultra ottantenne, provava per i noiosi riti di corte e su come i comportamenti fuori protocollo di quel giovane, proveniente da una terra che seppur facesse parte dell’impero britannico lei non aveva mai visitato, la affascinano a tal punto da esserne attratta.
Inutile dire che il film è perfetto, la storia divertente, le ambientazioni sontuose, anche se a tratti stucchevoli, e la maestria di Frears (Le relazioni pericolose, The Queen, Philomena, Florence) nel portare sullo schermo tutto questo è immensa, supportata da un cast di attori tutti bravissimi. Il personaggio della regina, in particolare, viene colto in un periodo in cui è da molti anni in lutto per la morte del marito, è stanca ed annoiata, capricciosa, ma anche immensamente potente da potersi permettere di sfidare l’Impero con i suoi comportamenti. Victoria & Abdul, presentato Fuori Concorso a Venezia, sarà nelle sale a fine ottobre ed avrà sicuramente successo ai botteghini in quanto rientra in quel filone di film in costume che non annoia anche se, a giudizio di chi scrive, i capricci eccentrici della Regina Vittoria non destano particolare interesse se visti all’interno di un Festival che quest’anno sta toccando livelli particolarmente alti.
data di pubblicazione:04/09/2017
Intensa e delicata la “favola” raccontata da VICTORIA & ABDUL. Judi Dench è come al solito straordinaria e colpisce la perenne attualità di alcune delle questioni, specie di carattere religioso, che segnano il rapporto tra i due protagonisti.
In qualità di fervente fan di Judi Dench non potrò privarmi di questo film che racconta,in chiave ironica, i capricci di una sovrana oramai stanca di governare sul vasto impero britannico. La presentazione qui fatta mi rende ancor più curioso e attendo impaziente l’uscita nelle sale italiane del film, sicuro di non annoiarmi per le stravaganze di una Rrgina che ha segnato un’epoca.