La serie di maggior successo del momento. Con tutti gli ingredienti giusti per una superba audience a pagamento. Con un Hugh Grant invecchiato in un ruolo equivoco e una Nicole Kidman sempre più matura e autorevole protagonista di una crisi che prima è familiare e poi è personale. Prova d’autore che lavora sugli stereotipi ma è anche capace di uscirne dalla ristrette gabbie per un risultato intrigante..
Una serie attrattiva e dotata del giusto appeal nella combinazione mistero/sesso-serialità/attori di grido (Kidnam, Grant, Sutherland). Potremo anche immaginarlo come un film di maxi durata (tre ore e mezzo abbondante diluite in sei puntate) se le sale non fossero bloccate dai provvedimenti che conosciamo. La regista sa il fatto suo e non ci inganna con troppe interposizioni per allungare il brodo della fiction. C’è anche un pizzico d’Italia nel cast con la ragazza prodigio Matilda De Abgelis, appena 23 anni e già un collezionato curriculum da urlo. La De Angelis è il personaggio centrale anche se esce prematuramente di scena non senza prima averci mostrato il proprio splendido corpo nudo mostrato senza infingimenti dal vivo anche a Nicole Kidman in una scena in palestra di grande turbamento e ambiguità. La miscela del plot avvince e crea dipendenza, come Netflix insegna. La protagonista, una psicoterapeuta di eccellente reddito, man mano che la storia si sviluppa e avviluppa il suo pubblico, perde progressivamente le proprie sicurezze. La tranquilla vita familiare disvela segreti che non poteva immaginare. Chi è realmente il marito e perché si ritrova come principale sospettato di un caso di omicidio? Le certezze sociali progressivamente si dissolvono nel crollo di un perbenismo di facciata che scava un po’ nei falsi miti della società americana. Basti pensare che suo figlio frequenta una scuola la cui retta annuale ammonta a 50.000 dollari. Il sottotitolo “le verità non dette” è la traccia di un evento già visto: il consorte licenziato non ha mai raccontato alla moglie i motivi della sua crisi professionale. Che evidentemente pertengono a infrazioni deontologiche sentimentale /sessuali che la società puritana non consente. Sorvegliare e punire, quasi nel segno di Foucault.
data di pubblicazione:16/01/2021
0 commenti