Pilar e Calista due donne molto differenti tra loro.
Senza conoscersi e nulla sapendo una dell’altra, si incontreranno di sfuggita nella bottega di un antiquario di Madrid.
I loro destini già indissolubilmente uniti dall’amore sbagliato per due uomini di una stessa famiglia: la loro vita parallela culminerà in un tragico evento che segnerà ancora di più le loro vite, un omicidio.
Calista, irlandese di buona famiglia, ancora adolescente scambia per amore l’ansia di controllo di Alexandros, bellissimo trentenne cipriota, e se ne innamora perdutamente.
Rimasta incinta non può, nella cattolica Irlanda della metà degli anni ’60, che sposarlo e andare via con lui con la promessa della felicità dell’eterno amore. Ma troppo presto imparerà che l’amore adolescenziale che le ha cambiato la vita è in realtà un amore violento, rancoroso e privo di ogni forma di rispetto, un amore ricco di menzogne che la sconvolgerà fino alle estreme conseguenze.
Pilar, figlia di contadini spagnoli, dopo una infanzia di stenti si riscatterà grazie ai sacrifici e alla tenacia della propria madre, ma cadrà vittima di un amore imprevisto che disorienterà la sua vita così ordinatamente costruita.
“Pilar si concede di buttarsi a capofitto in un futuro avventato. È un futuro che cancella ogni sua prudenza, che si fa beffe del suo schermirsi, che rivolta le sue certezze come le maniche di un maglione consunto. Quel pomeriggio Pilar è perduta, lo sa”; perduta a causa del suo amore per Petros, uomo “fedele” alla propria famiglia e padre di Alexandros, amore che la porterà alla rinuncia più grande che una donna possa mai compiere.
È la Catherine Dunne che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare, con le sue protagoniste femminili di La metà di niente o di Se stasera siamo qui, in guerra contro un mondo maschile. Donne determinate e piegate dal dolore e dalle rinunce, capaci di un immenso amore che si può trasformare in un immenso odio e che, con infinito coraggio, percorrono la vita e in alcuni casi mettono in atto terribili vendette.
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