(Palazzo Ducale di Urbino – Sala Banchetti, 6/ 29 novembre 2015)
Esotiche trame seriche si snodano per l’Italia, avvicinando il Lazio, da cui partono, alle Marche.
Stiamo parlando della preziosa mostra Trame esotiche. Il restauro del Baldacchino del Cardinale Albani che si tiene nel Palazzo Ducale di Urbino dal 6 al 29 novembre. Per il richiamo alle origini urbinati del committente, il munificentissimo cardinale Annibale Albani, Anna Imponente propone al pubblico nella sede della Galleria Nazionale delle Marche, il pregiato tessuto dalle trame esotiche che impreziosiva il baldacchino della Cattedrale di S. Liberatore a Magliano Sabina, gentilmente concesso dal Soprintendente Agostino Bureca.
Oggetto raro e prezioso per l’inedita iconografia, può ben definirsi l’apice emblematico di un’apertura significativa a mondi geograficamente e intellettualmente agli antipodi.
Nel Settecento accendevano l’immaginazione gli scambi culturali tra Oriente e Occidente con l’affascinante tendenza stilistica ad accogliere il mutamento e i lussi esotici provenienti soprattutto dalla Cina.
Possiamo ammirare il monumentale ricamo, il cui restauro è stato diretto da Barbara Fabjan e nella fase finale da Mariella Nuzzo.
Il sapiente riuso di tessuti stratificati applicati a ricamo ci parla di botteghe artigiane, probabilmente della capitale, aggiornate sui miti di terre favolose.
Dopo il restauro hanno riacquistato piena leggibilità i ricchi tessuti di seta dai fili d’argento e d’oro: mongoli fastosamente abbigliati, tartari alle prese col tiro con l’arco, cinesi dai tipici codini, paesaggi di architetture a pagoda e magnifici animali di paesi lontani.
Con questo dialogo fra regioni e interculturale, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo mostra la poliedricità dei propri compiti istituzionali e coinvolge con l’evento il pubblico in una visione intellettualmente plurisensoriale e multitemporale.
Accanto al prezioso baldacchino sono in mostra parati e oreficerie, anch’essi doni del Cardinale, che costituiscono una parte significativa della straordinaria collezione d’arte esposta al Museo Diocesano Albani. Attraverso questi oggetti il visitatore riscopre il gusto di un’epoca e la figura di un illuminato mecenate.
data di pubblicazione 03/11/2015
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