Con la collana Time Crime la casa editrice Fanucci ha meritoriamente portato avanti un progetto rivolto agli appassionati del Poliziesco (nelle sue variegate forme) destinato a riscoprire una narrativa di genere, una letteratura forse di serie B, ma, comunque sia, una letteratura che è ormai uscita da tempo dai confini entro cui era stata rinchiusa dai pregiudizi di una Critica dotta.
Come sappiamo, dalle storie scritte per il pubblico delle riviste popolari americane (pulp magazine) negli anni ’20 e’30 del 1900, un pubblico fatto di lettori semplici e con pochi soldi e molti problemi, gente che voleva evadere dalla cruda realtà della quotidianità, è nato il cosiddetto Hard Boiled, quel sottogenere prima letterario e poi anche cinematografico che ha costituito un netto contraltare con il Giallo ed il Mistery tipicamente inglese. Qui c’è sempre un eroe solitario, disincantato e cinico che affronta il crimine nella strada, là ci sono invece … arsenico e vecchi merletti … Spesso poi questo eroe è un investigatore privato (reduce da qualche guerra), un vero e proprio archetipo del genere letterario oltre che di buona parte del cinema americano.
Mike Hammer il protagonista di Ti Ucciderò ha senza dubbio un suo posto d’onore nella narrativa poliziesca statunitense, ma ha di certo anche poco in comune con gli altri grandi detective … con il Philip Marlowe crudo ed al tempo stesso romantico di Chandler o con il Sam Spade puro e duro ma con qualche macchia di Hammett. Hammer è piuttosto un “duro”: brutale, cinico, senza scrupoli, violento, sciupafemmine, sessista e machista che fa giustizia da solo, anticipando quasi i futuri caratteri cinematografici dell’Ispettore Callagham o del Giustiziere della notte.
Ne è passato di tempo da quando nel 1947 uscì questo libro!! il romanzo che fin dalla sua prima apparizione diede l’immediata notorietà a Spillane facendone un grande autore di best seller che, all’epoca, non aveva altro concorrente che se stesso. Le sue storie hanno, in effetti, un po’ la patina del tempo e, di certo nel frattempo, numerosi altri autori e personaggi si sono fatti largo nel mondo del poliziesco dando tutti un tocco di maggior classe al genere. Non c’è dubbio poi che Hammer sia quanto di più lontano possa esserci da un protagonista politicamente corretto di oggigiorno, e che le sue avventure non abbiano nulla dei Polar attuali, tutti più o meno pretenziosamente impegnati anche sul piano sociale. Ciò non di meno il libro non è invecchiato e la sua lettura è ancora una lettura molto piacevole a farsi ed è come un’opportunità per prendere una boccata d’aria e di respirare e vivere le autentiche atmosfere di una volta. Un romanzo quindi da riscoprire con piacere, sia per l’intrigo poliziesco ben costruito e condotto (pur se con metodi diversi, lavorando e procedendo cioè a suon di pugni e pistolettate piuttosto che lavorando su indizi ed intuizioni), sia soprattutto, giova ribadirlo, per le atmosfere, le ambientazioni, le regole ed i costumi di una Società ormai lontanissima dalla nostra per valori e modi di vivere e relazionarsi.
Il romanzo è un vero ed autenticissimo Pulp hard boiled , un ritorno alle origini: brutale, incisivo, vigoroso, esagerato ed anche autoironico e divertente così come non abbiamo più abitudine di leggere, un racconto la cui violenza gratuita può e deve essere accettata solo ravvisandone tutta la sua inverosimiglianza. Un’occasione per un viaggio nel tempo ed una immersione in un’altra America, in altri stili di vita. La scrittura di Spillane era e resta ovviamente piacevole, scorrevole, diretta e semplice, i ritmi sostenutissimi fra continui colpi di scena, azione, sparatorie e baci.
Una lettura gradevole ed avvincente con il gusto delle cose del tempo che fu.
data di pubblicazione:22/04/2021
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