Il percorso di una giovane prodigio degli scacchi: Beth(Anya Taylor-Joy) nell’America degli anni ‘50 e ’60, in piena Guerra Fredda. La sua ascesa, il suo passaggio nell’età adulta, la sua emancipazione in quanto donna in una Società maschilista ma anche… le sue dipendenze …
Un gioco complesso ed affascinante come gli scacchi non è certo quanto di più “cinegenico” si possa pensare e portarlo sugli schermi fa facilmente correre il rischio di annoiare chi non ne conosce le sottigliezze psicologiche, eppure Scott Frank ed Allen Scott osano immergere gli spettatori nel mondo degli scacchi con intelligenza, capacità e glamour e vincono la sfida riuscendo a rendere il gioco palpitante e coinvolgente nella nuova elegante e divertente serie, articolata in soli 7 episodi, appena lanciata su Netflix. Una miniserie accattivante, realizzata con una cura meticolosa, una regia accurata ed una messa in scena attenta ai dettagli, alle ambientazioni, ai caratteri dei personaggi e, soprattutto, esteticamente perfetta.
Al centro il ritratto intimista e complesso di Beth: da quando ragazzina di 9 anni, orfana, dal destino segnato e spaventata dal mondo che la circonda, incontra, nell’orfanatrofio ove vive, chi le insegna a giocare intuendo da subito il potenziale della sua mente brillante, fino a quando, torneo dopo torneo, diventa un’eccellente scacchista ed una giovane e bella donna che lotta per essere la migliore e per riuscire ad imporsi in un contesto prettamente maschile. Da una parte il giuoco, le sfide e la scacchiera teatro di guerre psicologiche, dall’altra i giocatori e le loro vite che si consumano nella tensione fra contraddizioni ed ambiguità.
Anya Taylor-Joy è magnetica e rende tutta la ricchezza e complessità, la vulnerabilità e tenerezza del suo personaggio; veramente una prestazione straordinaria. Il resto del cast, come sempre nelle serie americane, è perfetto in tutti i ruoli anche i più collaterali. A voler trovare dei difetti forse la serie avrebbe guadagnato se avesse abbreviato alcuni episodi evitando così diverse ripetitività e se avesse meglio illustrato gli aspetti e gli intrighi politici in epoca di Guerra Fredda.
Ma sono piccole cose, The Queen’s Gambit è sicuramente una delle migliori miniserie viste finora ed è una vera festa per gli occhi ed uno splendido studio di personalità femminile.
data di pubblicazione:18/11/2020
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