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THE OLD OAK di Ken Loach, 2023

21 Nov 2023 | Accredito Cinema, Novità

Un solido e resistente Ken Lach all’interno del suo universo di riferimento preferito: le diseguaglianze, la solidarietà il razzismo. Una storia particolare che si fa universale. I poveri contro i più poveri, masse fagocitate dal pregiudizio. In Inghilterra come nel mondo.

 

Ben oltre il capolinea degli ottanta anni Loach, in recente tournèe italiana, muove i fili di una struggente metafora dell’esistente. In un diseredato sobborgo inglese, dove la perduta ricchezza era una miniera, compare una ristretta colonia di siriani, guardati con diffidenza, asprezza e persino violenza da parte della popolazione locale. Un piccolo universo di provocazioni che cova nel pub del protagonista buono. Il progetto di un’unione tra due continenti viene spazzato via da un proditorio attentato. E dunque viene scacciata l’ipotesi banale dell’happy end. Però alla fine la comunità si ritrova sia pure nel dolore per la morte del capo famiglia siriano. Pellicola non banale, dialettica che fa apparire le contraddizioni. E la provincia inglese ci appare persino più retriva di quella leghista, nostrana. Sarà perché i britannici dell’opera sembrano far passare il tempo bevendo solo infinite pinte di birra, come se il resto della vita potesse essere annegato solo nell’alcol. Loach è coerente e fedele alla propria ideologia che sorpassa a sinistra i laburisti ed è ben saldo il suo cerchio magico con lo sceneggiatore e con la produttrice: un trittico denso e fecondo per un buon cinema. Il fondale è economico, quasi tutto in interno e dialoghi non battono mai colpi a vuoto pur nella semplicità proletaria delle suggestioni. I protagonisti non sono acculturati ma pieni di sentimenti, positivi o negativi, a seconda dei ruoli. L’incanto della scena finale è decisamente commovente. E andrebbe rivisto tre o quattro volte.

data di pubblicazione:21/11/2023


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