Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

THE NEON DEMON di Nicolas Winding Refn, 2016

L’autore di Pusher, di Drive e di Solo Dio perdona ha realizzato un film complesso e ambizioso, partendo dalla sua consueta cifra algida, asciutta, ereditata  dal suo Maestro sceneggiatore preferito Paul Schrader, ma avventurandosi  stavolta con coraggio in sentieri visionari, molto simbolici, che nella seconda parte del film virano sull’horror alla maniera di Suspiria di Argento, sovrabbondando  altresì di citazioni psicologiche, e con allusioni a Jan Kott (se la Bellezza è Dio, è desiderio dell’uomo divorarla)

Essendo stato Refn regista di video e spot era l’ideale per questa storia che ha al centro come angelo sacrificale, una sedicenne troppo bella, di una bellezza mitica e assoluta, che non ha bisogno di trucchi né di sovrastrutture. Una bellezza che non può che suscitare gelosie in un universo dove i 21 anni fanno spavento e dove, probabilmente, l’autore stessodà libero corso ai suoi dèmoni. Ilimiti stilistici del film sono l’estetismo reiterato e la tentazione troppo modaiola delle locations e delle musiche.

Ambigui e sfuggenti i personaggi maschili più importanti, soprattutto il gestore dello squallido motel affidato, chissà perché, a un attore importante come Keanu Reeves.

Era chiaro che la platea di Cannes accogliesse con favore e clamore un film così potente, ma una visione più riflessiva ridimensionerà fatalmente il fenomeno.

data di pubblicazione:21/06/2016


Scopri con un click il nostro voto:

1 commento

  1. Il film non mi aveva convinto, ma, dopo questa recensione ambigua almeno quanto l’opera, sono più propensa a giudicarlo con occhi benevoli. L’introduzione mi ha arricchita, non conoscevo la citazione. Ciò che non condivido è la critica a ” l’estetismo reiterato e la tentazione troppo modaiola delle locations e delle musiche”: ho apprezzato questo lato e ritengo che serva a creare l’atmosfera disturbante ( come lo era per l’elegantissimo Solo gli amanti sopravvivono ). Keanu Reeves fa la sua parte a meraviglia, distonico com’è.

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ricerca per Autore:



Share This