Il Killer è un personaggio anonimo che va in giro per eseguire, a sangue freddo e con lucida determinazione da vero professionista del crimine, i lavori che gli vengono richiesti. Un avvocato di nome Hodges gli affida l’incarico, su commissione di un cliente, di uccidere un uomo che sta per incontrarsi in un albergo con una prostituta. Nonostante gli accorgimenti presi, sfortunatamente l’assassino sbaglia bersaglio e da quel momento dovrà dileguarsi, affrontando i sicari che lo hanno indirettamente punito per il fatale errore…
David Fincher è sicuramente uno tra i più stimati e poliedrici registi statunitensi che ha firmato film di grande successo, per cui non stupisce affatto questo suo ultimo lavoro The Killer, presentato in concorso all’ultima edizione del Festival di Venezia. Dopo essere brevemente passato nelle sale cinematografiche è ora distribuito su Netflix dove sta guadagnando grande attenzione da parte dei telespettatori, soprattutto tra quelli amanti dei thriller adrenalinici. Il protagonista, ben interpretato dall’imperturbabile Michael Fassbender, agisce con pacata fermezza nell’organizzare i suoi crimini, tutti ben premeditati seguendo un’etica professionale di tutto rispetto. Nell’eseguire una serie di omicidi, peraltro finalizzati a vendicare un torto subito dalla sua ragazza, utilizzata dai sicari come capro espiatorio, il killer segue un copione che conosce a memoria e che gli permetterà di portare a termine con impeccabile lucidità quanto è dovuto. Fincher utilizza un linguaggio a volte ermetico e fa sempre muovere il suo protagonista in un’atmosfera cupa, dove anche l’azione più efferata segue un ritmo preciso, studiato nei dettagli. Un vero esercizio di stile regalato allo spettatore che dovrà anche pazientemente accettare i monologhi del killer, ripetuti come un mantra, ogniqualvolta si appresti ad uccidere. Una maniera forse per ricordarsi le regole basiche che ogni assassino che si rispetti deve seguire alla lettera, o forse uno stratagemma psicologico per giustificare il fatto di aver fallito il bersaglio. Dialoghi asciutti e essenziali per comunicare tanto quanto basta e risolvere al più presto la propria missione vendicatrice. Inaspettato e gradito il cameo di Tilda Swinton, vittima designata che affronta con equilibrata rassegnazione la sorte che l’attende. Film ben riuscito che porta la firma di un grande maestro del cinema, consacrato come tale dopo il successo strepitoso di Seven, suo capolavoro assoluto del 1995.
data di pubblicazione:27/11/2023
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