(Roma Europa Festival 2023)
Può succedere che una idea performativa venga concepita appena prima di addormentarsi, in uno stato di sospensione che spesso è carico di emotività e di creatività. Nell’assolo Somnole, Boris Charmatz, uno dei più celebrati coreografi francesi del panorama contemporaneo e dal 2022 direttore del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, nella doppia veste di coreografo ed interprete, indaga la condizione biologica dell’ibernazione, osservando ciò che succede al di sotto della superficie, dal sognare a occhi aperti alla scossa del risveglio. Il tutto mentre riecheggiano reminiscenze musicali fischiettate dallo stesso, che danno una dimensione sonora al percorso fisico e mentale dell’artista attraverso una danza in divenire fluido (foto Marc Domage).
Sonnecchiare in attesa del sonno. S’intitola Somnole il primo assolo che Boris Charmatz ha scritto per sé ed andato in scena 10 e 11 ottobre al Teatro Argentina per Romaeuropa Festival.
Le coordinate del lavoro sono racchiuse tra il movimento perpetuo, la voglia di ballare, di saltare e di esaurire l’energia del fisico, e un’immagine del corpo più calma, anche più oscura, che rimanda all’arresto dopo l’esaurimento, alla sonnolenza. Nato anche per effetto del confinamento causato dall’emergenza Covid, Somnole vuole evocare soprattutto i gesti degli insonni, dei sonnambuli.
A torso nudo, con una gonna ed emerso dal buio, Charmatz studia e delimita lo spazio a falcate rapide e a passi leggeri; cammina, corre, salta ostacoli immaginari e guarda l’aria attorno a sé da più prospettive; linee e piani verticali ed orizzontali cercando ora un sostegno, ora un nemico contro cui scagliarsi e battersi; sfianca il proprio corpo, ostentando il sudore e battendosi il ventre. Tutto d’un fiato. Dall’inizio alla fine lui stesso fischia le note su cui danza, una performance di suono e gesto, un tour de force poetico, un assolo con il desiderio di dominare la scena, ma anche di condividerla con il pubblico.
Nella costrizione di una coreografia prima pensata e solo in un secondo momento eseguita, Somnole va oltre la stessa sonnolenza da cui nasce, diventando vortice con cui il danzatore interagisce in contrapposizione alla stasi del corpo dormiente e immobile.
Nello sforzo il respiro reclama spazio e detta il ritmo assieme alla voce che ogni tanto si fa largo e vibra tra le corde di un corpo a cui si sta chiedendo sempre di più per una composizione fisica e musicale che Charmatz compone ed interpreta con gran classe.
data di pubblicazione:12/10/2023
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