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SALVO di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, 2013

(Festival di Cannes 2013- Settimana della Critica)

Salvo è un killer e lo sguardo magnetico di lui parla più della sua bocca; Rita è una ragazza cieca dalla nascita ed ha la colpa di essere la sorella del mandante di un agguato mafioso: le loro strade “miracolosamente” si incontrano e i loro destini si mescolano, dando origine ad una sorprendente storia di redenzione. Questo film, rigorosamente ambientato a Palermo, non poteva che essere abbinato alla ricetta degli “spitini” alla palermitana.

INGREDIENTI (x 6 persone): 400 grammi di carne di manzo tagliata a fettine sottilissime e delle dimensioni di circa 10 cm per lato – 2 cipolle bianche – alcune foglie di alloro fresco – per il ripieno:80 gr. di pan grattato – 100 gr. di pecorino o caciocavallo grattugiato – sale e pepe q.b. – uvetta passa di corinto (è quel tipo di uvetta molto piccola e scura) – una manciata di pinoli – qualche pezzetto di pomodoro – olio d’oliva q.b. – una fetta spessa di salame milano.

PROCEDIMENTO: Preparare l’impasto mescolando gli ingredienti sopra indicati e tagliando a pezzettini minuscoli la fetta di salame milano ed il pomodoro. Il tutto deve essere amalgamato con abbondante olio d’oliva in modo da rendere il ripieno abbastanza umido.

Sistemare le fettine su di un tagliere (volendo all’interno possono essere leggermente imburrate per renderle più soffici alla cottura), non troppo grandi ma tali da poter essere arrotolate senza far fuoriuscire il ripieno, e farcire. Una volta completata la farcitura, gli involtini andranno infilzati con uno stecchino lungo a tre o quattro per volta, alternando ad ogni involtino infilzato un pezzetto di cipolla ed una foglia di alloro. Gli “spitini” così pronti vanno poi unti di olio e passati nel pan grattato, e dunque messi al forno a 200°, ma solo per 10 minuti altrimenti si seccano troppo. Da servire tiepidi con un contorno di insalata o patate al forno.

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