Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

ROUBAIX, una luce di Arnaud Desplechin, 2020

12 Ott 2020 | Accredito Cinema, Novità

Un film dall’atmosfera simenoniana con una fotografia sporca, scura. Con la maggiore parte delle scene che si svolgono di notte, mostrando il vero volto di una banlieu. Una pellicola che non è un giallo né un noir ma filtra un pezzo di antropologia delle tecniche investigative transalpine. Tenuto in frigo per il coronavirus ed ora coraggiosamente riproposto nelle sale italiane.

L’aplomb magnetico del principale interprete Roschdy Zem è un bel collante per un film che vive di atmosfere e che consolida un crescendo emotivo e drammatico scena dopo scena per accumulo. Merito di un regista che ha mietuto segnalazioni per il Premio Lumiére. Nella prima parte si delineano casi (un incendio doloso, uno stupro, una ragazza fugggita di casa poi un assassinio) che vengono risolti nella seconda. Non si prescinde dalla location, la squallida Roubaix, ai tifosi italiani più che altro nota come capolinea d’arrivo per una classica del ciclismo che parte da Parigi e che nel 2020 è stata annullata per il coronavirus. Il commissario di origine maghrebina tira i fili di varie indagini con la collaborazione dei uomini rodati e di un pivello a cui insegna il mestiere, in primis la tecnica di un interrogatorio. Condendo decisionismo e psicologia appare evidente la sua abilità nello sciogliere gli enigmi ricorrendo al martellamento dei possibili colpevoli, in particolare di un paio di donne che si rimpallano la responsabilità del delitto più grave. Un commissario che è un uomo vistosamente solo, che passa le sue serate nei bar e si appassiona solo alla crescita di un cavallo. Racconto in progress sigillato dalla chiusura, il fermo immagine di una corsa ippica a cui prende parte il suo preferito. Il giudizio è sospeso, senza moralismi, di una storia aperta in cui viene mostrato il duro lavoro di poliziotti duri ma tutt’altro che sprovvisti di umanità. Curatissimi i dialoghi e i particolari di un film che mantiene più di quello che prometta in partenza, rifuggendo da una qualunque seduzione commerciale.

data di pubblicazione:12/10/2020


Scopri con un click il nostro voto:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ricerca per Autore:



Share This