ROAD DIARY: BRUCE SPRINGSTEEN and The E street Band di Thom Zimny, 2024

(19a FESTA del CINEMA di ROMA 2024)

Il tour mondiale di Bruce Springsteen con la sua formazione storica, la E street Band seguito con affettuosa partecipazione dal regista- fan Zimny. Indimenticabili concerti, prove di registrazione, il back stage, ma anche momenti più privati, il ballo con la mamma ultra novantenne e persino una preghiera laica. Tutto racchiuso in un pregevole documentario sulla leggendaria rock star.

Già nel 2019 con Western Stars il fido Zimny aveva regalato a se stesso e alle moltitudini di appassionati, sparsi in tutto il globe terracqueo (Meloni copy) un ritratto musicale ma anche intimo di Bruce Sprinsteen, in accordo con l’omonimo microsolco appena pubblicato. Torna nel 2024 con un’altra chicca, ovvero, un documentario che segue il Boss e la sua strepitosa band (la E street Band), a sua volta arricchita dalla presenza di altri eccellenti solisti e coriste, nel tour mondiale 2023-24. Concerti in tutto il mondo che segnarono il suo ritorno sulla scena dopo sette anni e la parentesi dovuta al Covid. Premesso che lo spettacolo di ottima fattura è destinato preferibilmente ai fan d Springsteen, ma un vecchio maestro del rock ancora sulla scena dopo 55 anni, unico autentico concorrente per longevità del Nobel Dylan e di quei ragazzacci degli Stones, non può che affascinare comunque, almeno per il talento artistico e l’umanità espressa. Il taglio scelto dall’occhio fidato di Zimny è infatti duplice: sicuramente memorabili concerti e le fasi di preparazione con il divertito back stage, ma anche momenti decisamente più intimi, considrazioni e riflessioni, anche profonde sulla vita e sulla morte. Non è un caso che Road Diary si concluda con la voce fuori campo di Springsteen nella recita di An American Prayer di Jim Morrison, l’autodistruttivo leader dei Doors: “O grande creatore dell’Essere/ concedici un’altra ora/per farci mostrare la nostra arte/ e rendere perfette le nostre vite.” È il finale scelto dal Boss per chiudere idealmente un percorso iniziato ufficialmente con l’album, Greetings from Ashbury Park, quando la sua chitarra non era certo molto popolare a casa sua. Di strada il ragazzo di Long Branch, New Jersey, ne ha fatta e tanta, senza perdere mai il tocco magico del grande artista ma pure quelle caratteristiche di umanità, quel radicato concetto dell’amicizia, quella coerenza che ne hanno fatto un personaggio iconico nel mondo. Thom Zimny e lo stesso Springsteen (che ha curato personalmente la scaletta e ogni dettaglio) sono stati capaci di rendere in poco meno di due ore la complessità di una storia di rock’n roll fra le più significative di sempre.

Il documentario sarà visibile in streaming sulla piattaforma Disney plus dal 25 ottobre.

data di pubblicazione:25/10/2024








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