Il bello della danza contemporanea è la continua sorpresa che può riservarti. Nulla è scontato e niente è regola definita.
Può succedere allora che magicamente quattro grandi coreografi decidano di raccontarsi in prima persona e regalarsi ai presenti in una serata speciale.
Quattro composizioni da artisti con un glorioso passato da danzatori che hanno voglia di riprendersi il palcoscenico. Sono divi ‘diversamente giovani’ i protagonisti, festosamente “over 60”, di Quartet Gala in scena al Teatro Argentina di Roma il 24 e 25 giugno 2015: Mats Ek, Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy.
Quattro leggende della danza contemporanea che ci parlano di memoria, raccontata al presente e proiettata al futuro.
Il grande coreografo svedese Mats Ek (70 anni) interpreta Potato e Memory, due suoi lavori, accanto alla ballerina spagnola Ana Laguna (60 anni), sua musa e moglie.
Nessuno meglio di un interprete del teatro danza di Pina Bausch, nella fattispecie il 65enne Dominique Mercy (40 anni trascorsi con il Tanztheater Wuppertal), è in grado di dimostrare – cosa che fa nell’assolo That Paper Boy di Pascal Merighi – che anche in un’arte così fisica come la danza, la capacità e l’intensità espressiva siano in grado di creare magia e armonia.
A 71 anni splendidamente portati Susanne Linke, una delle maggiori caposcuola della danza libera tedesca, interpreta A Lost Solo…. With Greeting to Dore(2014), tratto dalla sua esplosiva versione de La Sagra della Primavera, lavoro stravinskiano che continua ad affascinare.
Uno sguardo diverso e inteso quello nel complesso proposto, un insieme di quadri che progressivamente acquistano nuovi colori e sapori, dinamicità ed armonia, sorpresa e innovazione.
Guardare sempre al domani guidati dall’essenza del racconto della propria vita, è la lezione ed il messaggio del Galà, perché come Mick Boyle afferma (il grande Harvey Keitel di Youth) “le emozioni sono tutto quello che abbiamo”.
data di pubblicazione 25/06/2015
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