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QUAND VIENT l’AUTOMNE di François Ozon, 2025 – XV RENDEZ-VOUS

(Foto privata della locandina)

Un’anziana signora (H. Vincent) si è ritirata in un villaggio della Borgogna vicino alla sua amica di vecchia data (J. Balasko). Aspetta con gioia che il nipotino che vive a Parigi con la madre passi le vacanze con lei. Una serie di incidenti, coincidenze ed omissioni si concateneranno però fra loro…

Ozon colpisce ancora con un bel mix fra commedia dolce amara e thriller che esplora le dinamiche familiari. Preceduta dall’eco del successo avuto in Francia ecco in anteprima italiana la sua più recente e attesa opera. Ozon, uno dei registi più interessanti del Cinema d’Oltralpe, è un autore capace di passare con talento e disinvoltura da un genere cinematografico all’altro.

Quand Vient l’Automne respira l’aria di un certo cinema francese anni ‘70: le atmosfere di Simenon e soprattutto i richiami a Chabrol. Una realtà agreste, la piccola provincia ove tutti si conoscono, i caratteri sono ambigui e i pesanti segreti di famiglia nascosti dietro l’ipocrisia perbenista. Il regista è però bravo nel trasformare un apparente mélo in un’autentica commedia noir. Un dramma familiare che con l’abile passaggio fra generi e colpi di scena intelligenti vira verso un intrigo poliziesco ricco di tensione e tinto di humour ed ironia. Il film assume così dimensioni accattivanti ed impreviste che consentono di affrontare con tocchi di leggerezza e nessuna retorica temi intimi ed al contempo universali: la vecchiaia, la solidarietà femminile, la solitudine, la morte, i conflitti familiari ed il Passato. Un Passato che riemerge a seguito di circostanze ambigue. Ozon è un maestro di ambiguità e intelligentemente non impone il suo punto di vista. Lo spettatore resterà quindi libero di farsi le proprie idee sugli avvenimenti e valutare se sono fortuiti o premeditati. Un’ambiguità che, ci dice il regista, si può applicare alla morale tradizionale, ai protagonisti e alla Società perché di zone d’ombra e soprattutto di non detti è da sempre fatto l’animo umano. L’importante, alla fine, è cercare di fare del bene!

Il film è girato in maniera classica con un equilibrio narrativo sostenuto da un’ottima sceneggiatura deliziosamente contorta. La messa in scena è precisa ed attenta al dettaglio. Il ritmo è scientemente dilatato. Circondate da una corte di comprimari di buon livello le protagoniste portano con grazia sulle loro spalle il film con una recitazione ricca di sfumature. Quand Vient l’Automne è dunque un’opera delicata, semplice e complessa al tempo stesso. Il suo charme ci coinvolge ancora per molto dopo averla vista. Una fiaba contemporanea che merita perché fa riflettere senza giudicare.

data di pubblicazione:04/04/2025


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