“Teatro, dunque sono”, parafrasando Cartesio il Teatro di Roma ribadisce l’essenza del teatro come imprescindibile momento di identità per l’uomo e essenziale rito nella vita di una comunità.
Il Direttore Antonio Calbi ha presentato la nuova stagione in un Teatro Argentina affollato nonostante l’ora sadica (a mezzogiorno nella giornata più calda) e questo la dice lunga sul ritrovato interesse e sul sicuro affetto del pubblico romano nei confronti del teatro pubblico della Capitale, entusiasmo di cui ci si era già peraltro accorti durante il lungo primo anno di Direzione Calbi, E’ proprio con l’elencazione dei numeri vincenti della passata stagione che è cominciata questa presentazione. Sono aumentate, ha riferito Calbi, le aperture di sipario, gli spettacoli, le letture, gli incontri, la partecipazione, gli abbonati e questa saison che aprirà dopo le vacanze estive si presenta ancora molto affollata di tutto, ricchissima , forse anche troppo, visto che alcuni spettacoli verranno replicati pochissimo tempo (la media sarà di una settimana a spettacolo) nonostante le direttive del Ministero auspicassero lunghe teniture. Perché spettacoli di interesse anche di sicuro successo popolare devono star su solo due settimane? Mah. Nomi come Claudio Bisio e Luca Zingaretti, entrambi presenti nel programma, potrebbero riempire il teatro per molti giorni vista la loro popolarità.
Da quest’anno grazie alla nuova normativa il TDR è diventato Teatro Nazionale con conseguente grosso carico di responsabilità, e così anche la progettazione si annuncia ambiziosa.
Proprio per questo Calbi ha sottolineato l’urgenza della riapertura del Valle come terza sala, un teatro storico che non può essere ancora latitante.
Quanto al programma inutile elencare le tematiche ed i progetti; ci limitiamo in questa sede a qualche indicazione davvero succosa e rimandiamo al sito del Teatro di Roma per i particolari di tutti gli spettacoli.
Sconquassi americani è il titolo di una rassegna di tre testi statunitensi che comprenderà un Arthur Miller poco conosciuto, Il prezzo con Umberto Orsini e la regia di Popolizio.
Un lungo omaggio a Pasolini per l’anniversario della morte vedrà, tra l’altro, il ritorno di un testo che manca da 30 anni a Roma: il Calderon per la regia di Federico Tiezzi; attesa anche per una drammatizzazione del romanzo Ragazzi di vita con dei giovani attori capitanati da Popolizio mentre il duo Ricci Forte hanno promesso una nuova creazione a lui ispirata.
L’autore contemporaneo italiano più interessante del momento, Stefano Massini proporrà un testo con la Piccolo e la regia di Alessandro Gassmann: un altro testo “ giovane “ affronterà il tema forte dei ragazzi sedotti dall’Islam, Punkislam appunto.
Per il Giubileo Pippo Delbono ha promesso un Vangelo di certissimo interesse; Antonio Latella continua il suo studio su Fassbinder con Veronika Voss; ritorna a grande richiesta L’esposizione universale di Squarzina all’ India dal 30 settembre; uno spettacolo su Roma Ritratto di una capitale avrà tra i firmatari Magrelli, Paravidino e Timpano ; un Candide riscritto da Mark Ravenhil è forse la cosa più interessante al Teatro Argentina, insieme alla versione di Roberto Latini dei Giganti della Montagna .
Insomma seppure con qualche inevitabile perplessità, una stagione promettente.
data di pubblicazione 9/07/2015
0 commenti