PIOVE di Paolo Strippoli 2022

(ALICE NELLA CITTA’ – Roma, 13/23 ottobre 2022)

A cosa sono imputabili alcuni episodi di cronaca nera di ingiustificata e improvvisa violenza ? Il film Piove, diretto da Paolo Strippoli e basato su un soggetto originale di Jacopo Del Giudicevincitore del Premio Solinas alla Sceneggiatura, presentato nel Panorama Italia di Alice nella Città il 21 ottobre scorso, offre una libera interpretazione a tale tematica attraverso metafore di genere in una chiave innovativa e intelligente.

 

La vicenda si concentra infatti sulla una famiglia composta dal padre Thomas (Fabrizio Rongione), dal figlio Enrico (Francesco Ghenghi), dalla piccola Barbara (Aurora Manenti), in quanto la moglie e madre Cristina (Cristiana Dell’Anna) è rimasta uccisa in un incidente causato dallo stesso Enrico. Da quando tale triste evento si è abbattuto su di loro, i rapporti tra i rimanenti membri della famiglia non sono più stati gli stessi.

C’è risentimento e incomprensione tra padre e figlio, mentre fuori piove incessantemente e dai tombini esala un vapore proveniente da una misteriosa melma grigiastra, la quale sembra condurre alla follia chiunque vi entri in contatto. Sembra essere proprio questa sostanza a condurre alla follia i responsabili degli atroci atti di cui i telegiornali parlano ossessivamente in quei giorni.

Dalla morte di Cristina tra il marito Thomas e il figlio Enrico esiste solo una convivenza forzata, mentre la piccola di casa, Barbara, vorrebbe solo rivederli uniti come un tempo. L’incidente si poteva evitare, questo lo sa bene Thomas e anche Enrico. Due anime cariche di rabbia, imprigionate in una Roma che assomiglia a loro: cupa, nervosa, sul punto di esplodere.

Il padre costretto a fare diversi lavori molto umili non riesce veramente a sopportare la vista della figlia in sedie a rotelle, e forse si sente in colpa per questo, ma inconsciamente crede che l’unico colpevole di tutte le sue disgrazie sia il figlio. Enrico è un ragazzo perso nel suo senso di colpa e passa le giornate a combinare guai in giro per la città. Ha continui rapporti con una prostituta di mezz’età con la quale ha stabilito un rapporto madre/figlio ed entra in conflitto con qualunque tipo di figura autoritaria, dal padre alla guardia giurata. La melma misteriosa sarà il pretesto per sfogare rancori e delusioni in un’esplosione totale di violenza gratuita e estesa a tutta la città, con una quiete finale che scaccerà la tempesta di orrore.

Piove è un film assolutamente piacevole, destinato a diventare certamente un piccolo cult non solo fra gli appassionati del genere horror. Ha il pregio assoluto di non cadere mai nel didascalico e lascia spazio all’interpretazione dello spettatore, frutto anche dell’entusiasmo coinvolgente di questo giovanissimo regista che ha esteso a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del film ed anche al pubblico in sala, entusiasta a fine proiezione.

Tra melma ed fiumi di sangue nero sparsi un po’ dovunque, Piove crea la giusta atmosfera a partire dalla fotografia funerea pop, con una colonna sonora inquietante e moderna ed una tensione drammatica ed estetica al tempo stesso. La ripartizione in capitoli del film porta dunque a confrontarsi con stadi diversi del conflitto interno ed esterno. Allo stesso tempo, il film offre infatti uno sguardo sulla famiglia e le sue dinamiche tra di loro, raccontando anche quanto avviene intorno, in maniera funzionale e convincente alla metafora alla base del film.

data di pubblicazione:23/10/2022


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