Giovanna dirige un’importante azienda per la lavorazione del marmo. É una persona indipendente che da sola riesce a tenere a bada, oltre agli affari di famiglia, le ambizioni di una figlia adolescente. La vita di Giovanna verrà messa improvvisamente in seria discussione quando le viene diagnosticato un tumore al fegato. Unica possibilità di salvezza sarà effettuare un trapianto da un donatore adulto, all’interno del nucleo familiare. Rivolgendosi a sua madre otterrà un rifiuto, più che giustificato, che destabilizzerà la sua intera esistenza…
Dopo una serie di documentari di successo, Mimmo Verdesca dirige un film pensato, voluto e costruito all’interno di un universo tutto al femminile. La storia si concentra sulla vita di quattro donne, diverse per età, che per varie circostanze accidentali si trovano a fronteggiarsi su vari livelli. L’essenza che il regista ha voluto centrare è quella relativa alla figura materna e di come la stessa possa manifestarsi in varie sfumature. Giovanna (Barbora Bolulova), imprenditrice di successo, è una madre single con la responsabilità di crescere la figlia Alida (Sara Ciocca) che già impone la propria personalità. Poi abbiamo Lilia (Stefania Sandrelli) madre adottiva che, di fronte alla disperata richiesta di aiuto per un trapianto epatico, dovrà rivelare a Giovanna la verità. Infine abbiamo la madre biologica Anna (Marie-Christine Barrault) donna quanto mai tormentata che rifiuta di riconoscere la figlia. In Per il mio bene il regista fa di ogni personaggio uno studio introspettivo. Ognuna è impegnata di fatto a riscoprire una propria identità, nello specifico cancellarne una per ritrovarne un’altra. In questa spasmodica ricerca ci saranno inevitabili scontri basati sul rigetto e sul disperato bisogno di riconoscimento, anche se tardivo. Una sceneggiatura tutto sommato credibile, piena di sorprese, e supportata da un cast di prim’ordine. Unico ruolo maschile viene affidato a un bravissimo Leo Gullotta che interpreta un essere meschino, il cui interesse si estrinseca solo verso il denaro. Dopo una prima parte piuttosto lenta, il film va poi avanti seguendo un ritmo più sostenuto e coinvolgente. Una storia certo drammatica con un finale che lascia molto riflettere sul valore della vita e degli affetti, perduti, ritrovati e talvolta difficili da accettare. Il dramma di una donna che improvvisamente scopre di essere stata adottata e che farà di tutto per scoprire le sue vere origini.
data di pubblicazione:13/12/2024
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