Un libro che va assolutamente letto, scritto con una prosa ricca ed equilibrata a cui McEwan ci ha abituati e con una vis comica godibilissima.
L’idea che la voce narrante sia quella di un bambino ancora Non-nato la trovo assolutamente geniale, tutte le sue descrizioni, i suoi commenti sono magistrali!
“Dunque eccomi qui, a testa in giù in una donna. Braccia pazientemente conserte ad aspettare, aspettare e chiedermi dentro chi sono, dentro che guaio mi sto per cacciare…” eccolo, un nascituro alle ultime settimane di ospitalità del grembo materno che, immobile e scomodo, ci descrive, in modo tal volta esilarante, ciò di cui è testimone non visto.
“Ascolto, prendo appunti mentali, e mi preoccupo. Tra le lenzuola sento discorsi efferati e mi agghiaccia il terrore di quel che mi aspetta, di quel che potrebbe compromettermi.”
Il bimbo è ospitato dal grembo di Trudy che sa essere, dalle poesie che il padre compone e declama alla moglie, una mamma molto avvenente con capelli biondi e occhi verdi: purtroppo lo squattrinato poeta John Cairncross, questo il nome del futuro padre, è stato allontanato dalla sua casa avita di Hamilton Terrace e a prenderne il posto, al fianco di Trudy, è il fratello di John, Claude (non si può non pensare ad Amleto! Nomen omnen), divenuto suo amante.
E’ assolutamente geniale l’escamotage che McEwan trova per far esprimere al Non-nato opinioni su gli argomenti più disparati, dalla politica all’attualità dalla sociologia all’antropologia… il piccino è stato edotto dai podcast e dai programmi radiofonici culturali che la madre ha sempre ascoltato e ha ora opinioni su tutto, opinioni che ci somministra insieme alle preoccupazioni che scaturiscono dai progetti dei due amanti: Trudy e Claude hanno deciso di uccidere John per impadronirsi della prestigiosa casa di famiglia.
Il piccino ci racconta i minimi dettagli del delitto e anche i passi falsi che inevitabilmente i due complici commettono; il suo futuro si sta tingendo di tinte sempre più fosche, perché una volta liberati dalla presenta di John hanno intenzione di sistemare anche lui in qualche luogo dove, con estrema mestizia e scaltrezza, si immagina verrà cresciuto “a digiuno di libri, cresciuto a videogame, zucchero, grassi e schiaffi sulla testa”.
Riusciranno nel loro piano criminoso o in qualche modo il bambino ancora non nato riuscirà a salvare il proprio padre…?
data di pubblicazione: 26/04/2017
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