Armando Zappolini è l’onnipresente portavoce di Mettiamoci in gioco, una campagna in rete per la limitazione dell’azzardo che raccoglie sul territorio nazionale l’adesione di 39 sigle per un totale di nove milioni di iscritti. Trattasi di un bel pezzo di società civile che martella costantemente la politica per ottenere una legge di riordino per un gioco pericoloso che sottrae agli italiani risorse per 110 miliardi (dato del 2018) nel solo comparto legale. Il libro-testimonianza frutto dei suoi sforzi è una fotografia ragionata e credibile dell’esistente di un sistema proditorio che toglie denari all’economia, tempo a lavoro, hobby, iniziative sociali, nel nome del miraggio della grande vincita. La recente insensata vincita al Superenalotto di 209 milioni mostra la fatuità di un sistema che prema il singolo e deprime i perdenti (la collettività) nel segno di una svolta esistenziale che, da solo, il denaro non può dare. Il libro contiene storie e casi umani toccanti di vite e famiglie perse per questa seduzione, il brivido, l’adrenalina dietro una slot machine o persino acquistando caterve di “gratta e vinci”. L’azzardo alimenta una bolla economica, una spirale che va spezzata senza cadere nell’eccesso del proibizionismo. Lo spettro di un’educazione a vasto raggio (nelle scuole, nelle famiglie) è il miglior antidoto a questa piaga. Sottintende un lavoro a lungo termine che non è evidentemente nei piani della macchina istituzionale troppo impegnata a drenare risorse per colmare una piccola falla del debito pubblico. Conoscere i meccanismi dell’azzardo, anche attraverso questo manuale, è un contributo alla comprensione e alla cittadinanza resistente attiva. Non è accettabile che l’induzione all’azzardo crei migliaia di malati patologici, incrinando il tessuto sociale. Camuffare il gioco per azzardo è la grande manipolazione semantica di un sistema che conta su simpatie occulte e lobby manifeste, attive per contrastare in Parlamento ogni piano di riordino.
data di pubblicazione:26/08/2019
0 commenti