Parigi, durante un casting Chiara Mastroianni viene invitata dalla regista Nicole Garcia a recitare cercando di essere “meno Catherine e più Marcello”. Frustrata dal continuo confronto con i genitori, stanca di essere “la figlia di…” Chiara è alla ricerca della propria identità. Catarticamente affronta la crisi esistenziale e professionale appropriandosi dell’identità, del look e degli atteggiamenti del padre. Si veste e si fa chiamare come lui: Marcello …
In concorso a Cannes ’24, esce sugli schermi, distribuito dalla LUCKY RED il film Marcello Mio. Si rinnova ancora una volta dopo L’Hotel degli amori perduti (2019) il sodalizio artistico fra lo scrittore, regista e sceneggiatore francese e Chiara Mastroianni. L’occasione è il centenario della nascita di Marcello Mastroianni. Un tenero omaggio al grande attore scomparso nel 1996.
L’estroso spunto iniziale può far pensare di primo acchito ad una commedia sul trasformismo o al solito film nel film. In realtà Honoré abilmente in bilico fra realtà e fiction continua la sua ricerca sui temi a lui cari dei rapporti familiari e sulla “mancanza”. Una riflessione sulla nostalgia, l’amore, la morte e la vita. Lo fa, da par suo intelligentemente, osservando con fantasia dolce-amara il mestiere dell’attore e le implicazioni che il recitare genera sugli equilibri psichici, sui sentimenti, sugli affetti e sui ricordi. Lo fa con grazia, con poesia ed ironia, trasformando una realtà molto particolare e privata in un racconto di valore universale.
L’atmosfera narrativa tanto buffa quanto poeticamente suggestiva è in equilibrio fra realtà e sogno. Il regista, fra infinite citazioni cinefile, tiene saldamente in pugno la direzione, supportato da una sceneggiatura fantasiosa ma ottimamente scritta e ritmata. La messa in scena e l’ambientazione è circoscritta al gruppo di amici parigini della famiglia Deneuve-Mastroianni. Ognuno di essi reagisce in modo diverso alla sorprendente decisione di Chiara di rivestire i panni del padre Marcello e di assumerne i comportamenti ed i tratti caratteriali. Quasi una metaforica recherche del padre perduto. Chiara Mastroianni è ovviamente al centro di tutto. Con talento, stile, sensibilità ed autenticità supera la difficile sfida di essere se stessa e… Marcello. Veramente affascinante nella trasformazione! Attorno a lei e con lei ci sono: Nicole Garcia, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay, Fabrice Luchini e ovviamente Catherine Deneuve. Tutti recitano se stessi in una versione gioiosamente un po’ esagerata ma complici sinceri e giusti. Su tutti spicca Luchini che con verve ironica ed a tratti sottile comicità interpreta l’attore, l’amico con cui confidarsi. L’unico che accetta, comprende e condivide complice la scelta di Chiara.
A parte una lunghezza forse un poco eccessiva e la forte dissonanza con il resto del film della breve esperienza romana Marcello Mio è un buon film non privo di charme ed una bella evocazione di Marcello Mastroianni. Un’opera sulla Memoria e sul Cinema, ben recitata da attori di gran pregio, diretta con delicatezza, equilibrio, humour e sincerità.
data di pubblicazione:22/05/2024
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Concordo con la recensione. Film per cinefili. Omaggio all’intera cinematografia di Mastroianni. Chiara Mastroianni molto brava. Peccato che il film sia un po’ troppo lungo, ma Luchini riesce con la sua verve a farci digerire quel quarto d’ora in più .