Il multiforme curriculum bibliografico di Palumbo si posa su Brindisi. Un po’ a sorpresa vista l’elezione palermitana dell’autore e la sua adozione romana. Brindisi è l’involucro che contiene un giallo che possiede una sua inconfondibile cifra e maniera. C’è tanta Puglia, c’è la rigorosità metodologica di un analitico procedimento investigativo, c’è soprattutto la mafia e i traffici legati al traffico e alla vendita dei corpi. Così la vittima, sbozzata con un grosso capitale di difetti, si rivela tutt’altro rispetto alle apparenze. Ma non vi sveleremo il finale perché ogni giallo merita un colpevole a sorpresa. Il difetto di didascalica elencazione dei fatti è riscattata dalla compartecipazione verso il lettore. Con meccanismi molto più semplici rispetto allo stile di un Agatha Christie, Palumbo ci guida verso il risvolto naturale del plot. Senza artifici ma con una logica induttiva assolutamente empatica. Peccato che l’ambientazione locale funzioni a sbalzi con pennellate rapide ma un po’ sfuggenti. A tratti la deriva wikipedia prende la mano della narrazione. Come se l’autore si imponesse pause e divagazioni per acuire la suspense. Certo sul racconto incombe lo spettro del Coronavirus. I protagonisti sono senza mascherina colti appena prima che la tragedia umanitaria sveli le proprie conseguenze. Però il pericolo è quasi incombente nello spettro della scrittura. Un libro che si avvia come un diesel ma che prende consistenza, forza e direzione con il volgere delle pagine. C’è l’ombra di un intrigo internazionale, sentore di clan criminali. Come se fosse adombrata un’esiziale passaggio dalla Sacra Corona Unita al Coronavirus. L’unità di luogo è garantita dagli intrecci degli abitanti di un condominio in cui nessun particolare descrittivo viene risparmiato al lettore, con un avanzamento progressivo delle ineffabili conseguenze che verranno tratte dall’affascinante commissario Guadalupi. Il giallo pugliese con questa produzione fa un decisivo passo in avanti. E i personaggi sbozzati promettono di avere un futuro in successive vicende.
data di pubblicazione:28/12/2020
Ringrazio Poto si questa recensione. Ad oggi non so se nei prossimi mesi o anni riprenderò in mano il personaggio della Commissaria Guadalupi per scrivere un nuovo romanzo giallo con lei protagonista nella Puglia post covid. Non lo escludo anche perché avrei già due appunti con due possibili nuove indagini da seguire. Grazie quindi ancora per lo stimolo che questa recensione mi sta provocando. GIANGUIDO PALUMBO.