L’INNOCENT di Louis Garrel, 2022

(Festa del Cinema di Roma, 13/23 Ottobre 2022)

Sylvie (Anouk Grinberg) tiene corsi di teatro per i carcerati e si sposa con Michel (Roschdy Zem)un detenuto prossimo al rilascio. Suo figlio Abel(Louis Garrel), giovane vedovo inconsolabile, è preoccupato per il matrimonio nonostante i tentativi dell’amica Clémence(Noémie Merlant)di tranquillizzarlo. Abel cercherà di proteggere la madre in ogni modo, ma gli sviluppi saranno del tutto imprevisti …

I Festival ci regalano anche belle sorprese. Chi avrebbe mai scommesso sul potenziale comico di un attore come Louis Garrel sempre così cerebrale o bel tenebroso dallo sguardo cupo? Ed ecco allora che il poliedrico attore ci svela un suo coté brillante di tutto rispetto.

Garrel, geniale nipote e figlio d’arte, attore, sceneggiatore e regista così talentuoso e di successo da potersi permettere il vezzo (come Truffaut con Antoine Doinet) di avere sempre nei suoi film un alter ego di nome Abel, è arrivato con questo lungometraggio, di cui è anche cosceneggiatore, alla sua quarta regia. E che regia! Il cineasta dimostra di saper abilmente attraversare tutti i generi: dalla cronaca familiare al film di rapina, al polar comico fino alla commedia romantica, con un incontestabile tocco di maestria e di gradevole furbizia regalandoci alla fine un film brillante da gustare con vero piacere. Sulla base di un soggetto insolito ma ben definito, passo dopo passo, demolisce tutti gli stereotipi dei generi e ci restituisce un film con umori, sapori, colori e tocchi un po’ rétro quasi da anni ‘70/’80. Un tutt’uno piacevolmente assortito sotto una falsa aria da poliziesco di provincia di serie B, con citazioni e rimandi che fanno la gioia dei cinefili che ricordano i noir francesi di quegli anni. Il tutto senza però mai prendersi troppo sul serio, ma con un risultato decisamente apprezzabile, incisivo ed anche divertente.

Alla base c’è, ovviamente, una sceneggiatura originale perfettamente oleata che scorre come un orologio svizzero e dei dialoghi, come è tipico dei film francesi, reali, autentici, intelligenti, ben articolati ed a tratti esilaranti, costruiti su misura dei personaggi. La messa in scena è tecnicamente perfetta e ricca di inventiva. Il ritmo poi è incalzante, senza mai un attimo di stanca.

La gradevolezza del film è dovuta anche ad un casting, forse non conosciutissimo in Italia, ma, di assoluto prim’ordine. I 4 protagonisti mostrano tutto il piacere di recitare e di sapere fare buon cinema. Garrel con nonchalance si permette di operare di conserva lasciando brillare gli altri che con magnetismo, irruenza e bravura rendono bene tutte le sfumature dei loro ruoli.

L’Innocent è, dunque, una tenera commedia ricca di humour, ben scritta, ben diretta e ben recitata. Un piccolo bijou di cinema che fa venire voglia di continuare a seguire con sempre più attenzione le vicende del suo attore/regista e magari gustare presto un suo altro lavoro.

data di pubblicazione:21/10/2022


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