Cinque lunghi e commossi minuti di applausi. Il Fiction Film Fest di Roma, il più importante appuntamento italiano dedicato al mondo delle serie televisive si è aperto l’11 novembre con Lea, una potente e sofferta storia, tutta al femminile, di ribellione ai soprusi e di rivolta alla ‘ndrangheta. Una storia straordinariamente narrata da Marco Tullio Giordana ancor più cruda perché legata alla vicenda vera di Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia che accusò il suo stesso marito e la sua cosca calabrese, e che dal marito venne fatta “sparire” il 24 novembre del 2009.
Lea è cresciuta in una famiglia criminale e un criminale è anche il padre di sua figlia Denise, l’uomo di cui si innamora da ragazza. Lea, però, desidera per sé e Denise una vita diversa, senza violenza e paura. Decide allora di collaborare con la giustizia e viene sottoposta con sua figlia al regime di protezione che poi per incomprensibili motivi burocratici le viene revocato. Rimasta senza soldi e senza la possibilità di trovarsi un lavoro, Lea chiede aiuto al marito per il mantenimento della figlia e lui ne approfitta per vendicarsi. Lea viene rapita per strada, torturata e alla fine uccisa e fatta sparire. Denise viene affidata al padre, ma pur essendo solo una ragazzina, non si piegherà; infiltratasi nella cosca familiare riuscirà a denunciare i veri colpevoli, fratello e padre, smascherati da un pentito, finché il corpo viene trovato: ergastolo per tutti, mentre la 24enne Denise vive ora da sorvegliata speciale.
Una grande storia di denuncia e impegno che rende omaggio a due donne diventate un modello civile di coraggio e coerenza. Una testimonianza esemplare di un destino già scritto, una tragedia greca raccontata con un linguaggio realistico ed immagini essenziali e profonde che enfatizzano il desiderio di giustizia e la voglia di legalità che reclama il nostro paese. Una narrazione asciutta e dolorosa che espone con lucidità e anima l’ordine cronologico degli avvenimenti, come solo Giordana sa rappresentare, grazie anche alla sua capacità di dirigere gli interpreti, tutti straordinari, a partire dalle due protagoniste, Vanessa Scalera (Lea) e Linda Caridi (Denise) anche se non noti, ma vivi, veri e indelebili.
Un film tv che si potrà vedere su Rai1 il 18 novembre, un’opera di grande valore civile, e di denuncia contro l’omertà, la sottomissione, le leggi non scritte della ‘ndrangheta, di rivolta per il bene dei figli, di coraggio di madre e di figlia e di amore materno assoluto, sopra tutto e tutti.
data di pubblicazione 16/11/2015
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