Questa raccolta di racconti vuole essere – nel progetto dell’autrice – uno spazio privato e intimo, dove potersi specchiare in solitudine. E al tempo stesso un osservatorio privilegiato di proiezioni altrui, per lo più fantasmagoriche. Lungo un percorso apparentemente lineare, il lettore procederà con passo ora lento ora spedito. Da un lato e dall’altro della galleria, ritratti o paesaggi per lo più a tinte fosche. Tra cui smarrirsi, o dove ritrovare se stessi. Ciascuno sceglierà di soffermarsi su questa o quella ossessione, mania, angoscia o nostalgia. Sarà la memoria labile di cavie dalle sembianze umane. Sarà l’identità perduta, sequestrata da entità misteriose. Saranno metamorfosi: individui che diventano insetti o si mutano in piccole parti di un tutto. Oggetti inanimati che paiono prendere vita. Di volta in volta sogno oppure incubo, il breve spazio della narrazione offre a ciascuno un’esperienza libera e liberatoria. Catturato da un titolo, da una citazione in esergo, da un incipit, il lettore sceglie di addentrarsi in questa o in quell’altra “foresta”. Di simbolo in simbolo, di stranezza in stranezza, sperimentando lo stupore, la risata o un vago senso di inquietudine. Fino ad entrare in contatto con l’alterità svelata e quasi toccata con mano, seppure attraverso “un vetro”. Riflesso dentro cui confondersi, ma anche dove scovare o riscoprire se stessi.
Je est un autre.
data di pubblicazione:07/11/2024
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