Rosa Sauer fugge da Berlino per rifugiarsi a casa dei suoceri in campagna e attendere il ritorno del marito Gregor mandato a combattere al fronte. Lì vicino, in un bunker nascosto dalla foresta, si è da tempo trasferito Hitler con il suo quartier generale. Un giorno, insieme ad altre giovani donne, viene reclutata forzatamente e obbligata ad assaggiare i pranzi preparati per il Führer. Inizialmente guardata con sospetto dalle altre, si conquisterà piano piano la fiducia delle compagne, soprattutto dell’enigmatica Elfriede…
Con Le assaggiatrici Silvio Soldini si cimenta in un lavoro molto impegnativo che tratta di un vero fatto storico, da molti assolutamente sconosciuto. Ultra novantenne, prima di morire, una certa Margot Wölk svelò di essere stata una delle assaggiatrici del cibo preparato per Hitler. Da questa storia, Rosella Postorino ne ha tratto un romanzo affascinante con il quale nel 2018 ha vinto il Premio Campiello e altri premi letterari. Il regista ha saputo registrare, in maniera scrupolosa, ogni dettaglio a partire dall’ambientazione, nel paese di Gross-Partsch dove era ubicata la Tana del Lupo. Viene raccontato il destino di quelle donne oramai private del sostegno degli uomini, tutti mandati a morire al fronte. Una volta selezionate per buona salute, alcune di esse sono obbligate a testare il cibo del Führer come vere e proprie cavie. Per Rosa (Elisa Schlott), abituata a vivere a Berlino, sarà difficile accettare quella vita campagnola e svolgere l’ingrato incarico. Come tanti, anche lei si troverà a sacrificare la propria vita per “lui” e per il suo distorto ideale. Senza mostrare direttamente i meccanismi della guerra, esattamente come ne La zona di interesse, Soldini ci fa prendere coscienza della palpabile tensione che accompagna quelle donne, sedute attorno a un tavolo e costrette a mangiare sotto lo sguardo vigile dei sorveglianti. Tra di loro, si instaureranno rapporti di amicizia ma anche di competizione, di alleanze ma anche di tradimenti. Iniziata una relazione clandestina con il feroce tenente Ziegler (Max Riemelt), Rosa avrà sentimenti contradditori. Grandi sensi di colpa verso un marito, anche se oramai dato per disperso, e l’amore, forse sincero, per l’ufficiale delle SS. In Le assaggiatrici il regista affronta in maniera trasversale la violenza sulle donne, gli orrori della guerra, l’imminente disfatta del Reich che si va profilando. Ma rimane la voglia di vivere, di coltivare i propri sentimenti e le proprie ambizioni, di lasciarsi ancora una volta andare ai piaceri della vita. Per quel poco che ancora aveva da offrire…
data di pubblicazione:25/03/2025
Scopri con un click il nostro voto:
Condivido totalmente la recensione.
Il film trasmette,molto bene,le atmosfere della seconda guerra mondiale.
Le sfumature emotive vengono colte da iconici primi piani:paura,amicizia, rivalità.
Le donne, se pur di ‘razza ariana”,sono stritolate dal potere di uomini pensato da uomini.
MORIRE DI FAME,RISCHIANDO MANGIANDO