Ingrid e Martha, una scrittrice e l’altra inviata di guerra, sono due amiche di vecchia data. Le loro strade professionali le hanno allontanate senza cancellare l’affetto che le lega. Martha è molto malata e vede in Ingrid l’amica in grado di starle accanto in un momento così particolare. La stanza accanto di Pedro Almodòvar, premiato a Venezia con il Leone d’Oro, ci induce ad una profonda riflessione sul fine vita al mondo d’oggi.
Tratto da Attraverso la vita di Sigrid Nunez, il film ricalca l’offerta di conforto in un momento di estrema difficoltà attraverso il gesto di “accompagnare”. Accettare dunque, al di là dei propri convincimenti, di “stare accanto” in maniera solidale, senza agire, in silenzio, come gesto di generosità. Perché non occorre parlare, ma sicuramente bisogna saper ascoltare le motivazioni, le paure, i convincimenti e le decisioni. Ingrid (Julianne Moore) ha nel suo sguardo questo sentimento dell’ascolto che travalica l’amicizia e l’amore. E Martha (Tilda Swinton) sa di aver scelto, dopo diversi rifiuti, la persona giusta che non la lascerà sola quando deciderà di andarsene. Ingrid imparerà ad accettare quella morte perché liberamente decisa e questa situazione darà un nuovo slancio di estrema intimità alla loro vecchia amicizia. Il luogo scelto da Martha dove vivere questo loro ultimo tempo insieme è una casa nel bosco, magica, lontana dal caos cittadino. Una sorta di interregno vitale ed inondato di luce. Lì Ingrid dovrà semplicemente dormire nella stanza accanto a quella di Martha e nulla più. Lì, sdraiate al sole su due lettini, ascolteranno al mattino il canto degli usignoli. Lì vedranno la neve cadere sulla piscina e sul bosco dove abbiamo camminato e dove ti sei sdraiata, esausta, a terra. Lì Martha le parlerà dell’esistenza di Michelle, sua figlia. Lì Ingrid ascolterà l’amica parlare.
La regia sapiente e l’interpretazione stupefacente delle due attrici, la fotografia meravigliosa e accecante, i colori degli abiti di Tilda Swinton che marchiano la pellicola con il timbro Almodòvar unitamente all’ambientazione teatrale in stanze arredate con cura e gusto estremi, fanno de La stanza accanto un autentico capolavoro. Una riflessione profonda e coraggiosa sull’eutanasia espressa senza troppi giri di parole nel groviglio di contraddizioni del mondo attuale.
data di pubblicazione:4/12/2024
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