LA PETITE di Guillaume Nicloux, 2024

Il regista, sceneggiatore e attore francese Guillaume Nicloux ci parla in questo film di maternità surrogata, e di come un padre in lutto per la perdita di un figlio riesca ad instaurare un legame con la madre della sua futura nipote.

 

Fabrice Luchini ci regala un’altra delle sue magnifiche interpretazioni vestendo i panni di Joseph, un restauratore di mobili antichi che vive a Bordeaux in una casa con annesso laboratorio. Un giorno riceve la notizia della morte del figlio Emanuel deceduto in un incidente aereo assieme al suo compagno Joaquin. Nonostante il forte dolore Joseph, contrariamente ai consuoceri che reagiscono intentando una causa contro la compagnia aerea, decide di elaborare il lutto cercando di mettersi disperatamente in contatto con la donna che si era offerta di fare da madre surrogata alla coppia. Frequentatore di aste per ovvi motivi di lavoro, assertore dell’importanza della “bellezza soprattutto nei primi momenti di vita”, l’uomo decide come prima cosa di acquistare una culla dove con molta probabilità hanno dormito i figli di Klimt da neonati. Dopo, scoperto nel pc di Emanuel il nome della donna, Joseph inizierà non solo il suo viaggio verso Gant dove parrebbe vivere la giovane madre, ma anche l’avvicinamento verso quell’ unico legame reale che gli rimane con suo figlio.

Il film è sicuramente una riflessione sul fenomeno della maternità surrogata che viene intelligentemente affrontato dietro il paravento dell’elaborazione di un lutto. Sostituire la vita di un figlio trentenne con la vita di una neonata sembra essere l’unica strada percorribile per Joseph per colmare quel terribile vuoto, appianando anche i dissapori e le liti che hanno segnato le loro vite. Tuttavia, nonostante l’interpretazione vincente di Luchini, il film non lascia una forte traccia di se’. Il tema dell’utero in affitto da parte di una coppia gay fa solo da sfondo alla spasmodica ricerca attuata da Joseph della madre surrogata, autorizzandoci a pensare che la pellicola sia stata pensata prevalentemente per far risplendere il suo interprete principale. E così un impianto originale iniziale diviene nel prosieguo una storia un po’ scontata ed anche a tratti noiosa, che vanifica il vincente esordio lasciando nello spettatore un senso di incompiutezza.

data di pubblicazione:24/01/2024


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