Michael Connelly è uno dei maggiori scrittori di crime stories, un vero narratore naturale. Nessuna necessità di presentare oltre un autore i cui romanzi polizieschi si susseguono ormai da decenni senza che mai la qualità e l’interesse vengano meno. Come è possibile tutto ciò? Cosa fa la differenza con gli altri autori di cui abbiamo parlato recentemente? Basta arrivare appena alla terza/quarta pagina del libro ed ecco davanti a noi la risposta: il lettore è già catturato, una storia ben costruita, ritmo serrato ed avvincente fin dalle prime righe, atmosfere realistiche dettagliate e dinamiche in cui si viene condotti con mano sicura passo dopo passo, le situazioni, le ansie sono vere e si succedono tenendo sempre col fiato sospeso. Si entra subito nell’universo di Connelly e si è presi dal desiderio di sapere come vanno a finire le inchieste. Inchieste che sono sempre ben descritte senza superficialità, tutte le storie funzionano, sia quella principale che le digressioni parallele. L’immersione è totale, sempre!
In quest’ultimo romanzo il personaggio feticcio, il leggendario detective Harry Bosch è ormai in pensione, incomincia ad essere ed anche a sentirsi anziano ed a dubitare di sé, incontra fortuitamente la giovane detective Renée Ballard, (appena apparsa nei due ultimi romanzi) ed intorno ad un cold case nasce pian piano una fiducia reciproca ed una possibile futura partnership. Dall’incontro non si perdono né le qualità consolidate di Bosch, né si annacquano quelle in via di definizione della nuova eroina ai cui contorni lo scrittore riesce già a dare personalità ed umanità. Sono entrambi due solitari, indipendenti, testardi e ribelli alle gerarchie. Lei è solo più giovane e più sportiva. In breve, Connelly fa invecchiare Bosch che ha ormai quasi 70 anni, e procede così ad una attualizzazione dei contesti, ma fa del “nuovo” usando e mantenendo però il “vecchio”. La nuova eroina è solo il pendant femminile e giovanile di Harry.
Definiti i nuovi contorni resta lo stesso piacere di sempre nel seguire un’inchiesta che prende sempre più ritmo e diviene mozzafiato, non ci si annoia un secondo nell’avanzare millimetrico verso la conclusione con una tensione che regge fino alle ultime pagine senza mai ricorrere ad artifici, in un perfetto dosaggio fra l’intrigo e la vita privata dei protagonisti. Un romanzo ben confezionato, credibile ed efficace. Anche questa volta la qualità è eccellente. Un ottimo poliziesco.
data di pubblicazione:16/02/2020
concordo pienamente con la presentazione in essere e mi permetto al contempo un raffronto che non può che risultare perdente con alcuni narratori di casa nostra. Se penso che un titolo come, la Misura del Tempo, un lavoro decisamente modesto, privo di qualsivoglia mordente , viaggia nelle posizioni dei libri più letti delle classifiche, non posso che rallegrarmi del successo planetario di uno scrittore come Connelly. Con l’occasione ricordo che dei racconti con Hieronymus (Harry) Bosch protagonista è possibile seguire su Amazon Prime le cinque stagioni della perfetta serie televisiva