John Knox (M. Keaton) è un killer professionista la cui vita è sconvolta allorché scopre di essere colpito da una forma di demenza in rapida ed inarrestabile evoluzione. Decide di ritirarsi e provare a redimersi. Con l’aiuto dell’unico vecchio amico (Al Pacino) cercherà, nella residua semilucidità, di salvare la vita del figlio (James Marsden) ingiustamente ricercato per omicidio …
L’afa, la calura estiva vi tormentano? Si può trovare un po’ di fresco in una sala cinematografica con aria condizionata o, meglio ancora, in una ventilata arena. Potreste ritrovarvi a vedere un thriller con atmosfere di altri tempi e buoni attori che i fan del Genere, complice l’Estate, non potranno non apprezzare.
Dopo 15 anni dal suo esordio Keaton torna dietro la cinepresa ed interpreta e produce La memoria dell’assassino che è stato presentato al Toronto Festival del 2023. Un film che arriva sugli schermi senza alcuna promozione ed in pieno periodo estivo. Già questo è un segnale ed un giudizio dei nostri distributori! In effetti, diciamocelo subito, non si tratta di un gran film. E’ solo un prodotto un po’ più che discreto che riesce nel suo obiettivo basilare: coinvolgere ed intrattenere gli appassionati in un singolare thriller psicologico dalla giusta tensione drammatica. Una trama sufficientemente intrigante come un puzzle in cui poi ogni tassello prende senso fino al suo ineluttabile epilogo. Il ritmo è scientemente lento senza però essere tedioso. Quasi come per consentire agli spettatori di interiorizzare quanto stanno vedendo.
Pur simile nel tema di base, siamo lontanissimi per qualità da Memento di C. Nolan (2001) o anche da The Killer di D. Fincher (2023). Siamo solo sulla scia di un cinema molto più qualificato di attori/registi come Clint Eastwood o anche Ben Affleck. Al centro del plot il lento precipitare di una mente nella demenza, il rapporto fra vecchie e nuove generazioni e la difficoltà di comunicare i propri sentimenti. Keaton fa bene il suo lavoro di interprete e di regista, discreta la performance di Marsden e, ovviamente, eccezionale come sempre la breve partecipazione di Al Pacino. Eppure si sente che manca qualcosa!
Il vero difetto del film è infatti l’eccessiva ambizione, il voler affrontare troppe tematiche impegnative e l’eccesso di sottostorie che restano insolute e che spezzettano il ritmo narrativo principale. Il film è discontinuo, a tratti scollegato ed il risultato globale ne risente. La memoria dell’assassino nonostante il suo potenziale ed il talentuoso cast alla fine cade proprio sotto il peso dei troppi obiettivi narrativi e tematici. Resta quindi solo un prodotto di medio livello per un discreto svago ed intrattenimento per quegli amanti del Genere che non desiderano andare oltre la superficie. Nulla di più.
data di pubblicazione:12/07/2024
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