Georges Simenon scrittore dalla compulsiva prolificità scrisse oltre 200 romanzi ed innumerevoli racconti. Circa 75 sono quelli dedicati all’ispettore Maigret, mentre ca.120 sono i Romanzi Duri, come li definì lo scrittore stesso.
Per gli appassionati questi e solo questi sono i soli e veri Simenon! In estrema sintesi potremmo ripartire i Romanzi Duri in tre gruppi: quelli scritti in Francia fino al 1944; quelli dell’”esilio” americano, ed infine quelli del rientro in Europa fino alla decisione di smettere di scrivere nel 1972. I migliori, salvo alcune eccezioni, sono indubbiamente quelli del primo periodo. Quelli in cui Simenon definisce il suo universo. un universo in cui ogni lettore poteva e può identificarsi. Una galleria di uomini e donne, autentici ed universali. Poco importa che siano parigini, cittadini o paesani, notabili o professionisti, su tutti l’ineluttabile Destino è in attesa di far scattare la sua trappola.
La Cattiva Stella uscito a fine 2019, appartiene al primo gruppo, anche se più che un romanzo è una raccolta di racconti pubblicati su Paris Soir quali reportages del lungo giro del mondo e dei tropici che Simenon fece fra il ‘35 ed il ’37. Articoli poi rivisti e raccolti dall’autore in un volume con questo titolo dato alle stampe nel 1938.
Pur nella loro contenuta dimensione il lettore ritrova nel libro tutti i temi tipici della visione e delle atmosfere letterarie di Simenon: il passato, il presente e l’avvenire che si legano in una dimensione su cui pesa ed opera il Destino che fa agire i personaggi nati sotto una cattiva stella e non concede loro nessuna opportunità. Il libro va letto come fosse un unico romanzo dai tanti capitoli con diversi protagonisti in diverse situazioni. Avventurieri, turisti da banane e quelli che credono che “il meglio” sia sempre in un altrove, un altrove esotico o nelle colonie, ove si possa vivere solo di aria e Natura. Una Natura che invece, con pochi e brevi tocchi Simenon ci descrive come soffocante e così inclemente da rendere ancora più pesante il fallimento delle illusioni
La Cattiva Stella non è certo uno dei migliori lavori dello scrittore, né questa era la pretesa, lo stile è un po’ più asciutto del solito, il taglio è in effetti ancora giornalistico, ma resta pur sempre esaustivo, nitido ed efficace con descrizioni e ritratti incisivi di un mondo coloniale ed esotico sconcertante, e di vicende umane drammatiche anche quando ironiche o buffe.
data di pubblicazione:08/02/2020
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