Dopo il CONCORSO SCUOLE CLUB UNESCO è stato pubblicato il libro Isonzo teatro di guerra che contiene la riproduzione dei disegni, plastici e poster fatti dagli alunni e anche delle lettere e poesie del 1915 che li hanno ispirati; in copertina il significativo disegno che riproduce il fiume col ponte spezzato.
Nell’introduzione Marina Cerne, vicepresidente della sezione di Gorizia del Club UNESCO, ben descrive i materiali studiati dagli alunni per i loro elaborati:
“Disegni di fantasie lontane, fotografie recenti eseguite in luoghi simbolici, vecchie immagini ripescate nei cassetti di casa …. E poi le lettere: conservate per cent’anni dalle famiglie attente depositarie di archivi storici…Fotografie di uomini in divisa impettiti: forse la foto fatta per la fidanzata o la moglie al momento del richiamo alle armi, con la divisa ben stirata e le mostrine in vista. Copie di lettere dolci, talvolta sgrammaticate conservate per cent’anni – sottolineo: cent’anni – che raccontano tanto affetto, amore, preoccupazione, nostalgia, talvolta spirito di sacrificio, abnegazione ed eroismo, venute alla luce e tornate a vivere e parlare grazie alla ricerca di questi bambini e ragazzi, nipoti e bis- e tris- nipoti. Che così forse hanno riscoperto una parte delle loro radici, della storia drammatica, difficile e pervicace delle loro famiglie, ancorate in questa nostra terra, – valorizzandone la memoria”.
Con determinazione Marina Cerne persegue l’idea di far rientrare l’Isonzo tra i siti del patrimonio dell’umanità.
La sacralità dell’Isonzo è ispirata dalle bellezze naturali e dalle battaglie succedutesi che hanno sparso il sangue di oltre 300.000 soldati italiani e austroungarici durante la prima guerra mondiale.
Il fiume è stato infatti teatro delle maggiori operazioni militari sul fronte italiano dal 1915 al 1917: delle ben dodici sanguinose battaglie dell’Isonzo.
Il tesoro immenso di sensazioni dei ragazzi, di cui il libro è documentazione, sono il ricco substrato della memoria che si tramanda tra generazioni. In una società dell’effimero come la nostra, esistono ancora insegnanti e istituzioni che stimolano la curiosità dei giovani e i ricordi degli anziani.
Queste testimonianze dell’oggi focalizzate con attenzione e amore, estraendo non solo le espressioni più originali, ma anche le ripetitive, in quanto significative di sensazioni condivise, hanno cercato e trovato il legame tra generazioni e partorito una forte presa di coscienza contro tutte le guerre.
L’Isonzo è un simbolo così profondo e una realtà così vasta da non poter essere confinata alla sola provincia di Gorizia: fa parte della storia di tutti noi.
data di pubblicazione 05/10/2015
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