Un piccolo grande libro magistrale come una lezione sui danni che un troppo rigoroso ordine pubblico negli anni di piombo ha provocato all’interno della società civile. Quanti ricordano la tragica fine di Franco Serantini, dolce e sprovveduto anarchico toscano di origine sarda? Un episodio di cinquanta anni fa con la polizia tesa a difendere il regolare svolgimento di un comizio del Movimento sociale in piena campagna elettorale. Dura reazione di piazza con violenza immotivate. L’autore ripercorre con documenti ma non con fredda emotività il difficile cammino esistenziale del giovane e le circostanze che lo hanno portato a essere presente nel posto sbagliato nel momento sbagliato. L’unico suo torto, come appare dalla complicata vicenda processuale, quello di aver rivolto parole ingiuriose ai presunti tutori dell’ordine pubblico. Una vicenda sempre attuale ripensando alle parabole di Cucchi e di Uva. In più gli anni ’70 erano anni particolari, a volte fuori da ogni giurisdizione costituzionale e giurisprudenziale. Sulla sua morte si spandono veli si scarsa trasparenza con l’accurata protezione istituzionale e con la chiara impossibilità di accertare i nomi dei responsabili della morte. Trascinato in prigione in condizione di chiara difficoltà lo si manda incontro a una morte inevitabile per traumi assortiti senza che alcun responsabile proceda per tempo al ricovero in ospedale. La comunità toscana reagirà con fermezza e durezza verso tanta consapevole insensibilità. Ricorderete come non fosse un periodo troppo favorevole (eufemismo) per gli anarchici, con il disarcionamento assassino di Pinelli, con il comodo ricorso al capro espiatorio Valpreda per l’attentato di Piazza fontana. Serantini è una rotellina piccola piccola che rientra in questo ingranaggio e vene stritolata. a strage. Democrazia, trasparenza, verità? Solo vuote parole in questo caso. E quanto c’è di progresso rispetto alla data della drammatica morte di Serantini, il fatidico maggio 1972? Reimmergersi nel caso è vivificare l’immagine sbiadita dell’Italia in quei confusi anni ’70. Operazione di verità e di memoria.
data di pubblicazione:10/04/2021
0 commenti