(Teatro al Parioli – Roma, serata evento, 9 maggio 2023)
Nel vuoto della politica perché non fondare un partito che ne riassuma tutti i logori luoghi comuni? Tenta l’impresa Gene Gnocchi con il suo umorismo cosmico e strisciante, fatto di picchi surreali con ovvie risate.
Dalla Leopolda alla Bernarda. Sotto la bandiera del nulla cosmico quel raffinato umorista di testa e non di pancia che è Gene Gnocchi riassume in un’ora e mezzo l’improvvisato e pasticciato programma elettorale di una nuova immaginaria fazione politica che mira a fare a pezzi le concrezioni precedenti. Ovviamente è l’innesco per prendere in giro il mondo. E così ci sono soluzioni per la sanità, per i trasporti (con l’abolizione del traffico ferroviario in ragione di un unico treno universale), per la sanità, per la scuola, per gli anziani, in una sorta di abbecedario revisionista di indubbio impatto. Gnocchi lascia al pubblico la scelta tra due possibili inni. E, guarda caso, sono ambedue mutuati da Forza Italia anche se stravolti con un testo diverso. Vince: “Meno male che Gene c’è”. Gli fa da spalla Cassani a cui raccomanda sempre di non andare fuori copione. E’l’uomo degli effetti speciali quando Gnocchi con buona intonazione canta e si richiama agli U 2 oppure ricorda la sua fantomatica adesione ai Pink Floyd sia pure in forza di un contratto a termine e prima che questi si mettessero a disposizione per suonare nei matrimoni. La convention ha un sottofondo onesto nell’enunciazione del programma elettorale: “Non manterremo le promesse ma almeno noi ve lo diciamo prima”, E ci sono strali per tutti i partiti indifferentemente anche se si manifesta una leggera predilezione per il Partito Democratico. Gradimento leggero e dispotico prima di tornare nell’attuale al vero nulla cosmico della politica reale.
data di pubblicazione:10/05/2023
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