IL GUARDIANO di Harold Pinter, regia di Duccio Camerini, con Lorenzo Mastrangeli, Leonardo Zarra e Duccio Camerini

17 Nov 2023 | Accredito Teatro

(TeatroLoSpazio – Roma, 16/19 Novembre 2023)

Nella vita dei due fratelli Aston e Mick entra un vecchio, prima con celata circospezione e poi, pian piano, con efferata prepotenza. Ma chi è veramente questo Davies, raccolto per strada e sistemato in casa per ricoprire il ruolo di guardiano? Sarà proprio lui a destabilizzare il rapporto tra i due fratelli o sarà invece un estremo, inatteso tentativo per porre chiarezza nelle loro esistenze già di per sé seriamente compromesse?

  

In scena al TeatroLoSpazio un capolavoro del noto drammaturgo inglese, già insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2005. Il guardiano (The Caretaker), dopo il suo debutto a Londra nel 1960, fu accolto molto bene sia da parte del pubblico che della critica e consacrò Pinter ad un successo internazionale. In questa pièce teatrale è importante soffermarsi sulla psicologia dei tre personaggi, di come si sforzino a relazionarsi tra di loro e, all’interno della stessa casa dove si svolge l’intera azione scenica, di come l’intruso trovi lì temporaneo rifugio e dal quale poi non intenda affatto schiodare, nonostante le ripetute rimostranze dei due fratelli. Una casa che per l’occasione si trasforma in un teatro fatiscente, pieno di cavi e luci al neon che disorientano lo spettatore e ancor di più gli stessi attori. Man mano che i dialoghi si intrecciano, si vanno anche delineando le diverse fragilità dei tre soggetti, ognuno con un passato dai contorni poco chiari che è meglio lasciarsi alle spalle, e con un futuro ancora da definire. Se Aston ha subito l’elettroshock per curare i propri disturbi psicotici Mick, dal canto suo, deve fare i conti con la propria irruenza e la mancanza di senso pratico. Un gioco sempre più impegnativo che vedrà i tre personaggi destreggiarsi per stringere alleanze effimere, destinate comunque al fallimento. Rumori strani irrompono dal sottofondo quasi a scuotere quelle pause dagli effetti soporiferi. Il disordine regna sulla scena e se ne percepisce la presenza anche in quegli spazi dove lo spettatore non può accedere. Non è la prima volta che Camerini affronta una regia impegnativa come in questo caso, dove Pinter investe tutta la propria energia drammaturgica volta alla ribellione e alla denuncia sociale. Spettacolo ben riuscito che, sia pur in versione ridotta, non altera affatto il contenuto e il messaggio trasversale che era nella mente dell’autore.

data di pubblicazione:17/11/2023


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