(Teatro Vittoria – Attori & Tecnici – Roma, 20/25 settembre 2022)
Sei candidati si affrontano durante un colloquio per accaparrarsi l’unico posto di lavoro offerto da una prestigiosa azienda. Un incidente improvviso con il Direttore dell’azienda smaschererà le tattiche usate per convincere il loro esaminatore e farà emergere la loro vera natura.
La tensione nell’aula del colloquio si percepisce fin dalle prime battute, quando uno ad uno i personaggi entrano in scena con tutto il bagaglio di studi ed esperienza accumulato negli anni. Tutti e sei i profili selezionati soddisfano le richieste nonostante siano uno diverso dall’altro, espressione della folta e variegata umanità in cerca di un impiego fisso. Non manca il tipo ansioso, come quello logorroico e filosofo, o quello furbo che approfitta dei punti deboli scoperti dal rivale per affondare i suoi colpi. Così non manca la persona assertiva e ossequiosa o quella a cui non sfugge nulla, con la risposta sempre pronta a qualsiasi domanda. Il posto è importante e l’azienda è prestigiosa. Sono stati convocati per un assessment ovvero una sessione di valutazione comportamentale da svolgere in un contesto che esaspera la rivalità, perché prevede che più persone vengano esaminate insieme. I candidati dovranno dimostrare di saper lavorare in team per risolvere i casi che il responsabile delle risorse umane dell’azienda, un inflessibile e attento giudice esperto di psicologia del lavoro, sottoporrà al gruppo. La trama si complica quando il sommo e venerato Direttore dell’azienda comincerà a interferire con la situazione in scena, mostrando un lato debole che minerà la sua autorevolezza, ma che avrà come effetto quello di far emergere il vero carattere degli esaminati.
La drammaturgia scritta da Marco Grossi è la vera potenza dell’opera. Il testo trasforma in una sottile e ironica commedia il complesso lavoro di indagini e interviste a esperti del settore (responsabili di risorse umane, imprenditori e dipendenti di aziende) svolto dall’autore. Il lavoro linguistico è impastato di termini anglosassoni il cui uso eccessivo ne svela il ridicolo, e i dialoghi brillano di originalità e freschezza che stupisce e diverte scena dopo scena, senza mai risultare banali o scontati, segnale di un’attenta operazione di scrittura. Il ritmo dell’azione sostenuto dalla bravura e dalla coesione in scena degli interpreti, tutti assunti in questo caso, mantiene sempre costante la cavalcata vivace e coinvolgente della narrazione. L’attenzione rivolta alla caratterizzazione dei personaggi cesella infine il lavoro. La definizione e la chiarezza con cui emergono i tratti caratteriali di ognuno rende anche più facile la soluzione comica, perché conduce fino all’esasperazione i difetti delle personalità esaminate, e apre contemporaneamente una riflessione sull’assurdo di alcuni comportamenti – anche immorali – che l’essere umano esercita quando a muoverlo sono l’ambizione, la frustrazione e il desiderio di accaparrarsi la vittoria a ogni costo.
Il colloquio – the assessment, prodotto da Teatri di Bari e Malalingua, è valso al suo autore, interprete e regista Marco Grossi il premio SIAE Nuove Opere “PER CHI CREA” 2019. Dopo il debutto nel 2020 è in questi giorni al Teatro Vittoria di Testaccio, dove inaugura una Stagione ricca di titoli e interessanti proposte, per poi replicare ancora a Milano nel mese di dicembre.
data di pubblicazione:24/09/2022
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