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IL CENSIMENTO DEI RADICAL CHIC di Giacomo Papi – Feltrinelli editore, 2019

Il mondo distopico ironicamente riprodotto da Papi somiglia terribilmente a quello attuale. Il profilo del radical chic e il valore della cultura sono aborriti dal Ministro dell’Interno in carica che è formalmente anche primo Ministro, in cerca di una cancellazione perentoria delle due entità e di tutti i termini complicati che possano portare sconcerto in un Paese che deve obbedire a logiche terribilmente semplici. Però anche il politico vive di debolezze e contraddizioni. Così il Grande Ministro sarà costretto a rassegnare le dimissioni quando verrà pizzicato in un cineclub mentre si gusta un complicatissimo film di Alain Resnais. Ha le caratteristiche del gustoso racconto lungo questo romanzo breve il cui plot è il pretesto per descrivere un mondo alla Farenheit 451 dove i libri sono vilipesi e l’odore della carta evaporato. Trattasi di un mondo dove un intellettuale (il padre della protagonista) può essere ucciso a bastonate per la grave colpa di aver pronunciato il nome del filosofo Spinoza durante un talk show. Un universo di minus habens dove al posto dell’Accademia della Crusca che si sforza di immettere nel vocabolario vivo della nazione i nuovi termini del linguaggio quotidiano, compare, come un MinCulPop, l’Autorità Garante per la Semplificazione della Lingua Italiana. Dove persino il lessico di Dante viene alleggerito delle parole desuete per essere alla portata del volgo. Chiara l’operazione politicamente mascherata del romanzo a tesi che incide sul politicamente corretto per introdurre le sgrammaticate logiche del mercato elettorale e il profilo molto reale dell’attuale partito di maggioranza relativa secondo i nuovi rapporti di forza emersi dalla consultazione europea. Il testo è dunque anche un monito, può essere letto come un manuale di educazione civica al contrario o una sorta di antidoto per vaccinarsi dalle buffe tendenze contemporanee. Oppure come un bizzarro anatema rispetto a terribili scenari futuri. Il ventaglio è ampio al di là del pretesto narrativo.

data di pubblicazione:18/06/2019

 

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