(Teatro Due – Rassegna A Roma! A Roma! – Roma, 3/8 marzo 2015)
Mosella Fitch si suicida il giorno del suo ottantesimo compleanno.
Lascia al garzone del droghiere precise istruzioni riguardo la sistemazione del suo cadavere e, in modo particolare, circa la custodia dei suoi preziosi taccuini.
Questi suoi appunti, scritti per aiutarla a non dimenticare, contengono dettagliate informazioni circa la sua vita a partire dalla sua prematura nascita, completamente inascoltata sin dal suo tenue primo vagito in un giorno in cui la pioggia aveva spinto la madre, tra il fango e gli escrementi, a tentare di salvare le vacche che davano sussistenza alla famiglia.
Mosella cresce sviluppando sentimenti ed atteggiamenti tipici degli individui affetti da forme di autismo: lei è Dio e dall’alto di un albero, che rappresenta il suo trono di giudice universale, impartisce urbi et orbi punizioni esemplari alla stupida umanità sottostante, con un cinismo che rappresenta il sadismo.
Lo stesso atteggiamento non cambia quando lei stessa sarà costretta a frequentare la scuola; durerà poco, odiata da tutti e soprattutto dalla maestra, per cui decide di abbandonare l’istruzione e di ritirarsi intanto a casa a fare pane, perché lei comunque diventerà uno scienziato e come tale non avrà bisogno di studiare: le dieci dita delle mani saranno sufficienti ad inculcarle lo scibile matematico.
Questo lavoro, il cui testo è stato scritto da Stefano Massini, giovane regista teatrale fiorentino, formatosi come assistente di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano, è presentato da Teatro delle Donne diretto da Maria Cristina Ghelli, che da molti anni affronta problematiche prevalentemente al femminile.
Affiancata dal giovanissimo Luigi Fedele, risulta subito veramente singolare l’interpretazione di Barbara Valmorin che dà voce lei stessa ai “taccuini” nelle mani del garzone, su uno sfondo di scena quasi metafisico accompagnato da canzoni che ci portano in un passato non tanto lontano. Attrice prevalentemente teatrale, ma con una formidabile e riconosciuta carriera anche cinematografica, la vediamo valida interprete, come in questo caso, di ruoli drammatici in cui prevale la sua presenza scenica e l’espressività del suo volto.
data di pubblicazione 04/03/2015
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