Ci sono giorni migliori e giorni peggiori. Anche nei film. I prolificissimi autori intasano le sale con le loro pellicole ma non scendono mai sotto un’accettabile qualità media, sulle orme di una commedia all’italiana del terzo millennio, riabilitando persino l’impianto a episodi.
Le feste si sa sono occasioni di crisi soprattutto in un mondo che a volte ha poco da festeggiare. Plot più o meno riusciti per queste circostanze. Rimane dura da accettare per la realtà italiana la festa di Halloween che difatti circoscrive l’episodio meno riuscito con un Papaleo che gigioneggia su un personaggio deracinè sin troppo visto nella sua personalissima filmografia. Qua e là caratterizzazioni azzeccate con un cast italiano di primissimo ordine in cui la signora Favino (Anna Ferzetti) mostra tutte le proprie qualità. In fin dei conti il film si specchia nella realtà. Con la crisi del lavoro, la sin troppo frequente ritualità delle foto sexy rubate tra adolescenti con sospetto di stupro, questioni ereditarie di famiglia che fanno emergere egoismi e gangli non risolti. C’è una certa umiltà nell’evitare la dilatazione di piccoli spunti risolvendoli in frammenti di cinema. Salemme e Di Luigi su queste basi potrebbero costruire un’autentica saga, per non parlare del possibile sfruttamento nelle serie su piattaforma televisive. E poi come negare la generosità nel distribuire un cast omogeneo distribuendo parti ispirate. La miglior risposta al cinema americano che impone i propri attori (Adam Driver) per rappresentare protagonisti tipicamente italiani come Gucci e Ferrari. Bruno e Leo si confermano cinquantenni mestieranti di buon corso, qui e lì a tratti vivacemente ispirati anche se i dialoghi non sono sempre all’altezza delle situazioni.
data di pubblicazione:07/09/2023
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