(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Gala)
Gone Girl ovvero la vita di Amy (Rosamund Pike): da ragazza manipolata dai genitori che sin da quando era bambina ne fanno oggetto di una collana di libri per l’infanzia, a donna manipolatrice della sua perfetta ed invidiata vita matrimoniale con Nick (Ben Affleck), almeno sino a quel mattino del 5 luglio del 2012 in cui Amy scompare misteriosamente dalla casa coniugale. Rapita? Forse uccisa? O semplicemente sfuggita ad un marito violento? David Fincher, con l’adattamento cinematografico del best seller di Gillian Flynn L’amore bugiardo, mette sotto la lente di ingrandimento una ben assortita serie di cliché: la coppia perfetta, il loro matrimonio in crisi per tradimento, la vita coniugale che scoppia anche a causa della crisi economica che ha risucchiato i loro lavori, la ricerca di un figlio salva-crisi, l’invadenza dei salotti televisivi e dei processi mediatici che pretendono di colmare il vuoto lasciato da un’inesistente Giustizia terrena, mentre gli “imputati” si adattano con sempre maggiore convinzione alla parte che altri scrivono per loro.
Il tutto è tenuto insieme da un intreccio mai banale, attorno al quale Fincher costruisce un thriller coinvolgente, perennemente sospeso tra psicologico e psicopatico, in cui anche i personaggi minori escono tratteggiati da un’impressionante dovizia di particolari e che, affidando alla stessa scena l’incipit e l’epilogo della storia, segue un’affascinante andamento circolare, ricomponendo in unità due “punti di vista” apparentemente inconciliabili.
data di pubblicazione 21/10/2014
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