I componenti di un trio comico si ritrovano casualmente dopo trent’anni il giorno della vigilia di Natale in una surreale casa di cura per anziani. Scontenti della situazione attuale, progettano la loro fuga…
Senza dubbio un film celebrativo della bellissima e apprezzatissima carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo… fin troppo celebrativo, forse.
Guardando il film più che in un luna park ci si ritrova su una bellissima, divertente ed esaltante montagna russa, ma come ogni montagna russa, che si dica tale, si scende e si sale. Una salita che porta a picchi altissimi con la comicità dei grandi classici di repertorio del trio, ma dopo la salita inevitabilmente si scende e si scende giù giù nelle scenette trite e ritrite che di brillante hanno ben poco, ma ovviamente subito dopo ci si ritrova nuovamente in vetta, forse con un po’ di mal di pancia dato dal continuo su e giù, che tuttavia fa si che per tutto il film non ci si aspetti altro che ritrovarsi nuovamente in vetta. Eh si perché la trama di Fuga da Reuma Park purtroppo è veramente poco interessante, ma fortunatamente vengono in soccorso al film i personaggi storici del trio, non manca nessuno ma proprio nessuno all’appello: ci sono Tafazzi, Rolando, Pdor figlio di Kmel, e poi ancora I Bulgari, gli immancabili Nico e i Sardi, e poi Mr John, Jhonny Glamour, e ancora gli Animali, gli Svizzeri, gli Alpinisti, etc etc… Forse un po’ troppi?
Un plauso particolare va alla reginetta del “Reuma Park” ( e anche del film) la direttrice Ludmilla interpretata dalla bravissima Silvana Fallisi
Un merito va dato anche alla scenografia, il Reuma Park è bellissimo! Un voto? Se esistesse ancora Blockbuster, lo noleggerei!
data di pubblicazione:14/12/2016
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