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FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO-PRIMA SERATA

(Cinema Farnese Persol – Roma, 5/10 Maggio 2016)

Quale sarà La flor de mi secreto del Festival del Cinema Spagnolo, giunto alla sua nona edizione, al Cinema Farnese Persol a Campo de’ Fiori, e in programma successivamente a Milano (27-29 Maggio) e Triste (30-31 Maggio)? Probabilmente la grande varietà di sapori e colori spagnoli, il giallo de La Nueva Ola, il verde degli eventi, il rosso Spagna, composti in un programma che stuzzica ogni palato cinematografico. Il fucsia degli omaggi, partendo appunto dal titolo già citato di Almodovar (La flor de mi secreto, 1995) con la splendida protagonista Marisa Paredes, ospite del festival la prossima sera del 10 Maggio, alla proiezione del film El Espinazo del diablo. “Dovrebbero proibire la realtà” dice ad un certo punto uno dei personaggi del film di Almodovar, e il regista gioca con il pubblico, facendolo ridere e sorridere pur raccontando il dramma e la beffa di una scrittrice di romanzi rosa che ormai tinge la sua penna di nero a causa di un matrimonio in fallimento. Amanda Gris ormai sta stretta negli stivaletti in cui ha vissuto finora e ha bisogno dell’aiuto dei personaggi che la contornano per uscirne: letteralmente dalle scarpe e dalla precedente vita. I personaggi recitano le proprie vite, diventano Rick e Ilsa di Casablanca, bevono, ballano (troviamo anche Joaquín Cortés nel cast), si odiano, si amano, insomma: vivono. Una delizia d’annata. A seguire, terzo film della prima serata, A cambio de nada, esordio alla regia di Daniel Guzmán. Già noto come attore in Spagna, ospite a Roma e fresco vincitore di 2 Premi Goya 2016 (Miglior Regista esordiente e Miglior Attore Rivelazione per Miguel Herrán), Guzmán ha raccontato la lunga vicenda produttiva del film, che lo ha visto impegnarsi e combattere, come faceva un tempo sul ring nei suoi esordi di boxer, per ben 10 anni prima di riuscire a realizzare la sua opera prima. L’intento? Innanzitutto quello di fare un film con la sua abuela, sua nonna, strepitosa novantunenne che affianca egregiamente tutti gli attori del film, tra cui spicca Luis Tosar, oltre al giovane e premiato protagonista Miguel Herrán. Un film autobiografico di cui non vogliamo raccontarvi la trama, invitandovi a non perderlo nella replica di sabato pomeriggio, ma che potremmo sintetizzare con le parole del regista stesso alla domanda del pubblico sul perché del titolo: A cambio de nada (Nulla in cambio il titolo italiano, distribuito nelle sale italiane da EXIT Media) per me significa “amistad”, amicizia. L’amicizia, il contatto, il bisogno di un rapporto umano, di qualcuno con cui parlare, con cui vivere, fare una festa, per non sentirsi soli. Un bisogno che appartiene, trasversalmente, a tutte le età, a tutti i protagonisti del film e certamente, se riuniti in un sala insieme ad altre 300 persone, davanti ad un bel film, anche a tutto il pubblico presente ieri sera a questo primo intenso momento di cinema e umanità.

data di pubblicazione 06/05/2016








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