Un attualissimo pamphlet su un bubbone non completamente espulso dal dibattito contemporaneo anzi, più che mai attuale vista anche la risonanza rivalutata come la questione del Fascismo eterno, evocata dal compianto Umberto Eco. In un’analisi a tutto tondo Renzi indaga sulle varie forme di diffusione della dottrina politica che imbalsamò l’Italia per più di un ventennio, costringendo il Paese a una gravosa seconda guerra mondiale il cui senso, per certi versi, ha riflessi ancora presenti nella psiche di chi l’ha vissuta. Ma l’attenzione è più che altro rivolta ai riflessi odierni, ai vari filoni di diffusione di un’ideologia che si è avvalsa anche del contributo di punti di riferimento epocali come Julius Evola. La panoramica è globalizzata perché allargata all’orizzonte statunitense, con la particolarissima deriva trumpiana. Renzi si diffonde sul tramonto della religione antifascista di Stato dove l’anti spesso risulta un’etichetta vuota sotto la cui bandiera un po’ tutti possono riconoscersi. Sostiene la difficile esistenza nel Paese di una destra moderata, equilibrata e istituzionale. Rintraccia le contraddizioni nei partiti della destra coalizzata che, formalmente mettono al bando, gli estremisti ma poi se ne avvantaggiano come possibile serbatoio di voto. Mette a frutto la propria esperienza nel descrivere la deriva della destra con infiniti distinguo e sottili differenze. Una galassia sfrangiata in cui convivono come brodo di cultura riferimenti storici, ribellismo, movimentismo, la rivalutazione del concetto di patria. Dalla Meloni a Casapound passando per Roberto Fiore. Analisi non cristallizzata vista anche la cartina di tornasole del movimento no vax vistosamente influenzato dalla destra, propenso a momenti eversivi. Con Draghi configurato addirittura come il Diavolo, in sostituzione del deposto Conte. Una piazza in fermento, agitata e tutt’altro che disponibile a una riconciliazione istituzionale constatate anche le spinte razziste che spesso la animano.
data di pubblicazione:22/01/2022
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