(19a FESTA del CINEMA di ROMA 2024)
Thibault (B. Lavernhe) è un apprezzato direttore d’orchestra a livello internazionale. Gli è stata diagnosticata la leucemia e deve fare delle indagini mediche per un possibile trapianto di midollo. Scopre di essere stato adottato e di avere un fratello di sangue anche lui adottato. Jimmy (P. Lottin) vive in un villaggio vicino a Lille nel Nord della Francia. Sono stati adottati a pochi mesi, uno da una famiglia dell’alta borghesia, l’altro da una famiglia operaia. Anche il secondo ama la musica. Suona però il trombone in una banda di paese che è alla ricerca di un capobanda. Diversi per esperienze di vita, estrazione sociale, livelli culturali e per carattere i due fratelli impareranno a conoscersi e…
Prima della Festa di Roma, En Fanfare è stato presentato con buoni giudizi, nella sezione Première a Cannes 2024. Questo quarto lungometraggio di Courcol che lo ha scritto, diretto ed interpretato, va detto subito, è senz’altro un buon lavoro! L’autore conosce bene il suo mestiere, sa come scrivere, dirigere e come e quando toccare con levità il cuore degli spettatori. Conosce i tempi comici e gli equilibri fra il dolce e l’amaro. In modo particolare, sa circondarsi anche di attori di talento.
Il film ha l’intelligenza di non prendersi troppo sul serio pur essendo confezionato alla perfezione per cogliere la sensibilità del pubblico. A parte lo spunto drammatico iniziale, al suo centro ci sono soprattutto l’amore fra fratelli, le identità familiari e le adozioni, il determinismo sociale, il conflitto e le disparità economiche e culturali ed infine la Musica. La bellezza e la forza della Musica.
Senza mai eccedere né in seriosità né in banalizzazioni la grazia di En Fanfare è proprio nella capacità del regista e dei suoi interpreti di restare in equilibrio sulle varie sfaccettature della vicenda narrata senza mai privilegiare un tema rispetto ad un altro. Tutto un abile gioco di dettagli e sfumature che consente di mettere gioia ed humour nei momenti difficili e mantenere un tono brioso e leggero anche nei momenti seri.
Un buon film senza grandi pretese che non si pone in cattedra né tantomeno scivola nel melodramma o nei tanti possibili cliché. La chiave di tutto è ovviamente una sceneggiatura attenta e dettagliata coerente con dialoghi ben scritti e reali. I ritmi sono incalzanti in una giusta alternanza fra momenti seri e spazi comici. La musica è ovviamente al centro di tutto e quindi la colonna sonora non può che essere complice e sublime fino al magnifico finale. Il cast tutto, compresi i secondi ruoli, è in stato di grazia, vivace, convincente e mai esagerato.
En Fanfare è quindi una piccola emozionante commedia di caratteri che ha quel piccolo buon sapore rassicurante delle cose già viste e conosciute. Ci seduce con la sua grazia, la sua sincerità e la sua tenera semplicità. Buon vecchio cinema popolare nel senso più nobile del termine. Un simpatico ed intelligente feel good movie che farà passare buoni momenti con sorrisi, risate ed anche qualche lacrima. Ciò che ci si attenderebbe dal cinema “sotto casa” e che alla Festa è stato a lungo applaudito.
data di pubblicazione:18/10/2024
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