Fantasmagorica riproposizione di un film di successo e con un cast e un budget senza pari. Quasi tre ore adrenaliniche con efffetti speciali assicurati per un ovvio atteso riscontro al botteghino. Sviluppi distopici di una trama complicata, a volte involuta, con un sicuro gancio al terzo episodio della serie. Sangue, poco sesso, una colonna sonora incalzante e inquietante.
Tutti gli ingredienti per un film di richiamo, soprattutto negli States ma con ingredienti di spettacolarizzazione globalizzata accettabili in tutto il mondo. Nel tempo della realtà deformata e dell’intelligenza artificiale l’umano troppo umano del film si ridimensiona perché nelle scene di maggior pathos si duella ancora con la spada, come nel Medioevo. Chiara distinzione tra buoni e cattivi che sfuma in contorni meno manichei nel finale. Sembra che non si possa fare un film senza la presenza di Chamalet (in Italia di Stefano Fresi) ma il contorno degli antagonisti/protagonisti è imponente, alcuni davvero irriconoscibili come Charlotte Rampling. Villeneuve non si lascia sfuggire l’occasione di girare in grande. Le scene di massa sono portentose e nella creazione artigianale il regista conta su un ensemble di prestigio con le presenze fondamentali del direttore della fotografia, del costumista e del supervisore agli effetti visivi, assemblati per l’ottimizzazione in fase di montaggio. Trama quasi irraccontabile. Il cine Bignami si limita a citare il mitico viaggio di Paul Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen per cercare di vendicare chi ha sterminato la propria famiglia. Posto di fronte alla scelta tra l’amore e il destino dell’universo il protagonista intraprende la missione profetica per evitare la distruzione totale della sua gente. Non sfuggirà il senso blasfemo e un po’ onnivoro di questa filosofia che presuppone un superuomo. I raduni guerreschi alludono alle parate naziste.
data di pubblicazione:27/02/2024
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