Il film di Sergio Rubini si presenta come una pièce teatrale e di fatto lo è visto che nasce proprio in teatro, ed è interpretato dagli stessi attori che poi vedremo sul grande schermo: Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese e Sergio Rubini stesso.
Ma Dobbiamo parlare ci pone davanti al quesito: ma è sempre proprio necessario parlare? Non sarebbe talvolta meglio lasciare le cose come stanno e continuare la propria vita di coppia senza scendere in profondità o addentrarsi in confidenze scomode?
E’ un film pieno di parole che si incrociano, in un salotto bene al centro di Roma dove le due coppie di amici sembrano sfidarsi in un duello senza esclusione di colpi e dove la verità che emerge farà saltare quel sano equilibrio che fino a quel momento aveva regolato i loro rapporti interpersonali.
Una commedia divertente, senza pretese, che ci fa sorridere e nello stesso tempo riflettere sulle dinamiche di coppia, non sempre improntate da un corretto comportamento e forse spesso troppo intaccato da interessi materiali o opportunistici.
Ci si chiede se la parola in questo caso sia opportuna, visto che anche il pesce nell’acquario avrebbe anche lui qualcosa da ridire.
Tra i temi toccati dal film c’è la fragilità della donna contrapposta a quella, non meno tangibile, degli uomini, dove gli obiettivi sembrano spesso raggiunti ma mai centrati, in uno sforzo di apparire quello che non si è.
Buona la recitazione (teatrale) dei protagonisti che ci hanno regalato una piacevole parentesi in una rassegna che ci ha coinvolti in tematiche spesso dure ed impegnate, e che in alcun modo vuole emulare l’atmosfera claustrofobica del film Carnage di Polansky, al quale sembra veramente inopportuno fare qualsiasi riferimento.
data di pubblicazione 23/10/2015
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