DIMENTICARE PALERMO di Francesco Rosi, 1990

Carmine Bonavia (James Belushi), figlio di immigrati italiani, è candidato alla carica di sindaco di New York e per conquistare popolarità e voti inserisce nel proprio programma elettorale la proposta di legge che prevede di liberalizzare la droga, a scapito dei narcotraffici gestiti dalla mafia.

Durante la campagna elettorale si sposa e decide di trascorrere la luna di miele proprio a Palermo, la città natale dei suoi genitori, alloggiando nel famoso Grand Hotel delle Palme.

Ben presto si troverà a fronteggiare diverse situazioni pericolose che lo troveranno coinvolto in vicende giudiziarie messe di proposito in atto da Cosa Nostra per ostacolare l’ascesa al potere del Bonavia.

Sceso a patti con esponenti della mafia locale, su suggerimento di un anziano principe (Vittorio Gassman) che alloggia nello stesso albergo, il protagonista potrà tornare illeso a New York, con la promessa che non presenterà più quella proposta di legge tanto temuta.

Una volta a New York il Bonavia non rispetterà la parola data e pertanto verrà ucciso.

Film girato con molto rigore da Rosi ma che non fu ben accolto dalla critica che lo ritenne artefatto e poco aderente alla realtà siciliana e che lo salvò, solo in parte, per la buona recitazione di Belushi.

Questo film, girato ed ambientato a Palermo, ci suggerisce una ricetta proprio tutta ed esclusivamente palermitana: il braciolone.

INGREDIENTI: 600 grammi di fesa di manzo – 150 grammi di mortadella – 150 grammi di auricchio semipiccante – 150 grammi di parmigiano grattugiato – 50 grammi di pistacchi secchi non salati – 150 grammi di pan grattato – 50 grammi di uvetta secca di corinto – 30 grammi di pinoli – 3 uova – 300 grammi di passata di pomodoro – 1 kg di cipolle bianche – ½ litro di vino bianco – olio – sale e pepe qb.

PROCEDIMENTO: farsi preparare dal macellaio una fetta distesa e ben battuta di fesa di manzo. Preparare con le tre uova ed un poco di parmigiano una frittatina  molto sottile, lasciare raffreddare. Assemblare un impasto costituito da pan grattato, parmigiano, sale e pepe, olio, salsa di pomodoro, precedentemente cotta alla maniera tradizionale con un poco di soffritto, uvetta passa, pinoli e pistacchi.

A questa punto distendere sulla fetta di carne prima la frittatina, poi la mortadella a fette quindi l’auricchio tagliato a fettine sottili e l’impasto preparato come sopra indicato.

Avvolgere delicatamente il rotolo di carne e legare con un filo sottile, partendo dagli estremi, dopo essersi assicurati che non vi siano buchi nella carne per evitare la fuoriuscita del ripieno.

Soffriggere il braciolone in una casseruola con olio e le cipolle ed aggiungere un poco di brodo vegetale ed il vino bianco. Lasciare cuocere a fuoco moderato per almeno un’ora finchè il brodo con il vino non verranno assorbiti lasciando un sughetto denso.

Lasciare raffreddare anche in frigo, tagliare a fette il braciolone, disporre il tutto su un piatto da portata largo e servire poi con il sughetto ben caldo.

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