(Teatro Quirino – Roma, 10/22 maggio 2016)
Danza macabra di August Strindberg, ultima regia dal grande Luca Ronconi presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto a luglio 2014, approda a Roma al teatro Quirino dove sarà in scena del 10 al 22 maggio 2016.
Edgar e Alice, alla soglia delle nozze d’argento, vivono nel più assoluto isolamento in un faro su un’isola, tra abitudini e rancori: il loro raffinato equilibrio, fatto di ira e manie, non può sopportare alcuna intrusione. I due hanno vissuto una vita d’inferno e continuano a viverla rassegnati e convinti che solo la morte potrà separarli, che aspettano come liberatrice. Il ménage familiare si anima di colpo all’arrivo di un terzo personaggio, Kurt, ufficiale di quarantena, cugino della donna e artefice del loro matrimonio. Marito e moglie si contendono le attenzioni di Kurt, spalancandogli l’inferno domestico. Una atmosfera grottesca che fa saltare quegli equilibri instabili, che fa riaffiorare in Alice cattiveria e masochismo, rammaricata di aver abbandonato il teatro per seguire le aspettative di una vita agiata prospettata dal marito spingendola alla conquista del timido Kurt. Quando il cugino frastornato e spaventato decide di scappar via, tutto tornerà come prima, facendo rientrare la coppia nel quotidiano fatto di crudeltà ma anche di amore.
Un forte vento che sposta mobili e persone, messaggi da un telegrafo quale unico strumento di comunicazione con l’esterno, un cupo e austero interno di un faro bianco arroccato su una scogliera. In questo sepolcro gotico, straordinariamente essenziale e simbolico, creato dallo scenografo Marco Rossi, Luca Ronconi celebra una vera danza di morte popolata da spettri nemici e complici al tempo stesso: Alice accusa suo marito di non essere diventato maggiore e di non aver avuto successo, lui le risponde esercitando una sofisticata violenza psicologica, per render sempre più forte la dipendenza di sua moglie e la natura di ciò che determina la loro unione.
La regia che si caratterizza per il profondo rigore stilistico e per il rispetto classico del testo, si apre alla commedia noir con toni volutamente da fumetto e sopra le righe trasformando per esempio i due coniugi in diabolici vampiri che dispensano morsi sul collo dell’ospite inatteso Kurt. Una regia attenta e moderna, che esaspera i comportamenti della coppia in chiave contemporanea, con quel gusto sadico di confessarsi, di raccontare particolari intimi, cercando negli altri complicità e comprensione.
Straordinari i costumi di Maurizio Galante e straordinario il cast, con la grande interpretazione della coppia Giorgio Ferrara e Adriana Asti che ci donano un misantropico e burbero Edgar, ed una sofisticata ed intrigante Alice: due demoni e due anziani al tempo stesso, supportati da un suggestivo Kurt interpretato da Giovanni Crippa.
data di pubblicazione:12/05/2016
Il nostro voto:
Ottima recensione, che restituisce in maniera fedele lo spirito dello spettacolo. L’allestimento, lungi del restare confinato nel ruolo di mera cornice, diviene esso stesso personaggio, in una “danza macabra” che in molti, almeno una volta nella vita, si sono trovati a danzare.