Ygor e la sua sorellina Rayane provengono da Campo Grande, una misera e polverosa periferia di Rio de Janeiro, ed una mattina, senza un apparente perché, si ritrovano davanti alla casa di Regina, nel lussuoso quartiere di Ipanema.
Da qui inizierà una spasmodica ricerca da parte dei due bambini che non si rassegnano all’idea di essere stati abbandonati dalla madre a casa di una estranea, ritrovandosi in una realtà che non gli appartiene, nel frastuono di una città moderna che sembra non lasciare spazio alla comunicazione interpersonale ed ai sentimenti più genuini.
La regista brasiliana si è specializzata nella realizzazione di video-arte ed in film che affrontano i problemi sociali del suo Paese.
Anche in questo Campo Grande, in selezione ufficiale alla Festa del Cinema in collaborazione con Alice nella città, viene trattato un ben conosciuto tema: il contrasto estremo e ben evidente tra due mondi contrapposti in una rumorosa e trafficata Rio; tuttavia non riscontriamo una vera e propria originalità nel trattare questo argomento, che neanche lo sguardo impaurito, ma nello stesso tempo altero, dei due piccoli protagonisti riesce a trasmettere pienamente.
Il film infatti va avanti seguendo un registro piatto e stereotipato, con pochi significativi colpi di scena che non riscattano appieno la narrazione della storia che si sussegue lenta.
data di pubblicazione 19/10/2015
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