Una piacevole scoperta! Valérie Perrin sa veramente costruire e raccontare le sue Storie in un progressivo crescendo di interesse e coinvolgimento del lettore, è innegabile! Non scrive delle semplici parole o frasi, ma scrive delle emozioni. La sua è una scrittura sensibile e realista, sensuale ed intimista, moderna, essenziale e delicata, viva e toccante, a tratti sentimentale senza però essere sdolcinata, a tratti triste senza mai essere desolata o lagrimosa, spesso con tocchi di humour e momenti di poesia. Una scrittura che coglie gli istanti e va dritta al cuore dei lettori tutti, siano essi donne, siano essi uomini. Cambiare l’acqua ai fiori è giustamente il libro più letto degli ultimi mesi, un meritato successo, un successo reale, autentico, fatto con il “passaparola” dei lettori colpiti da questo bel libro uscito nel luglio 2019 e che proprio grazie al “passaparola” ha progressivamente scalato le classifiche italiane ed occupa ormai da settimane i primi posti fra i più venduti e, soprattutto, fra i più apprezzati. E’ un’opera seconda che conferma il talento di Valérie Perrin, (da anni attiva nel mondo del cinema francese come fotografa di scena, partner dal 2006 del grande regista Claude Lelouch ed anche cosceneggiatrice dei suoi ultimi film) che ha esordito con successo in Francia nel 2016 con “Il quaderno dell’amore perduto” di cui è ovviamente già in corso, in Italia, la ripubblicazione.
Questa volta la scrittrice ci regala un romanzo al cui centro è Violette (guardiana di un cimitero in una piccola città della Borgogna): un personaggio straordinario, una donna semplice, enigmatica e coraggiosa, rivolta verso la Vita nonostante tutto e tutti; una donna che ha conosciuto le durezze della Vita, il rifiuto, il lutto, il silenzio, un’infanzia segnata dall’abbandono, un matrimonio segnato dalla disillusione, un amore materno distrutto. Una donna che veste i colori dell’Inverno ma sotto porta però i colori ed il sapore dell’Estate. Attorno a lei, come dei satelliti o piccoli pianeti, gravitano tanti piccoli splendidi personaggi, uno spaccato di umanità, ognuno con le sue piccole storie, piccole cose della Vita, quelle tante sfaccettature della Vita che scorre intorno a noi. La tristezza, la gioia, la vita , la morte, le Estati, gli Inverni, le amicizie, l’Amore, gli amori mancati, gli amori persi, l’odio, il rancore e l’ostinazione perché nulla è mai veramente perduto…la resilienza…il possibile. Una moltitudine di emozioni: storie di vivi, di ricordi, di rimpianti, di speranze, di andate e ritorni nel passato e dal passato, in un intreccio di piani temporali e di Vite diverse tutte ben legate fra loro. Un equilibrio perfetto ed in armonia con i vari personaggi, tutti assolutamente autentici. Un intreccio in cui non ci si perde, che non ci lascia indifferenti, ma semmai, ci fa riflettere, piangere, ridere. Una storia ben articolata ed a tratti poetica che si fa quasi subito accettare ed amare e che tiene il lettore avvinghiato fino all’ultima pagina perché è una scoperta progressiva di elementi, di dettagli e di indizi.
Cambiare l’acqua ai fiori è una lettura da raccomandare, semplice ma autentica, un romanzo di fattura classica che si gusta con piacere: toccante e resiliente, una scrittura sensibile, poetica ed intimista. Un libro da non classificare assolutamente solo come un feel good book perché sarebbe banale, non corretto e riduttivo, al contrario, è un bel libro, vero ed autentico, di una scrittrice che usa magnificamente il Semplice ed il Bello. Un vero piacere!
data di pubblicazione:11/08/2020
Sto leggendo la prima pubblicazione di Vale’rie Perrin:
‘Il quaderno dell’ amore perduto’e concordo perfettamente con l’ottimo giudizio di Antonio Iacolina sullo stile letterario della scrittice
Grazie Antonio, leggo sempre con piacere le tue recensioni su libri e film, sono , per me, ottimi consigli di lettura e visione .